2015-10-28 18:47:00

MO. Accoltellamenti e uccisioni. Consiglio ebraico mondiale: riprendere negoziati


Medio Oriente: dal Consiglio ebraico mondiale (Wjc), riunito a Roma, l’invito a riprendere al più presto senza precondizioni i negoziati tra israeliani e palestinesi. Sul campo ancora violenze in Terra Santa, due gli episodi di accoltellamenti di ebrei, che hanno portato alla morte di uno degli attentatori palestinesi. Resta teso il clima politico: un parlamentare arabo ha fatto oggi visita alla Spianata delle moschee, in violazione al divieto imposto dalle autorità israeliane. E accuse di Amnesty sono arrivate contro le forze di sicurezza israeliane per una serie di uccisioni ritenute illegali. Il servizio di Roberta Gisotti

In Cisgiordania: un’israeliana è stata pugnalata alla schiena all’ingresso di un supermercato a Gush Etzion, colonia ebraica vicino Betlemme e un altro accoltellamento di soldati israeliani c’è stato nei pressi di Hebron. Catturato il primo attentatore ed ucciso il secondo, entrambi palestinesi. E, polemiche ha suscitato la visita alla Spianata delle Moschee del parlamentare arabo Bassel Ghatas, che è stato allontanato dalla Polizia israeliana, avendo ignorato il divieto imposto dal premier Netanyahu a tutti i parlamentari ebrei ed arabi, di recarsi - ad evitare tensioni - in questo luogo, dove da due settimane - a dire il vero - è tornata la calma. “Sono qui - ha detto il Bassel Ghatas - per dire a Netanyahu che non ha la sovranità di Gerusalemme”. Intanto a Ginevra, davanti al Consiglio Onu per i diritti umani, il presidente palestinese Abbas è tornato ad attaccare, il premier Netanyahu, per aver in qualche modo ‘assolto’ Hitler, che - a suo dire - non avrebbe voluto lo sterminio degli ebrei ma sarebbe stato convinto dal Gran Mufti di Gerusalemme. “Sappiamo tutti che questo è falso e infondato”, ha ribadito Abbas. Nel pomeriggio, la denuncia di Amnesty International di almeno quattro uccisioni illegali di palestinesi da parte delle forze di sicurezza israeliane, avvenute a Gerusalemme est e in Cisgiordania. Infine le parole di speranza del  presidente del Consiglio ebraico mondiale, Ronald Lauder: “non ci sono dubbi – ha detto - che senza la soluzione di due Stati, non ci sarà la pace








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