2015-10-25 13:36:00

Spianata Moschee. Netanyahu: resta status quo. Hamas si oppone


Non si arresta l’escalation di violenza tra israeliani e palestinesi. Oggi un israeliano di 40 anni è caduto in una vera e propria imboscata nei pressi della colonia cisgiordana di Metzad: sceso dall’auto colpita da una sassaiola, è stato pugnalato al petto e trasferito in un ospedale di Gerusalemme. L’assalitore, raggiunto da colpi d’arma da fuoco, non è stato catturato. È rimasta ferita, invece, una donna palestinese che a Hebron si è scagliata con un coltello contro alcuni poliziotti israeliani. Nella notte, infine, Mustafà Barghouti, segretario generale del partito Palestinian National Initiative, è stato ferito al collo davanti la sua abitazione, a Ramallah, ad opera di due ignoti che lo avrebbero assalito con un’arma affilata, probabilmente un coltello.

“Netanyahu: status quo per al Aqsa”
Il premier israeliano Netanyahu, all’indomani dell’incontro con il segretario americano Kerry e il re di Giordania Abdallah, ha ribadito che non intende variare lo status quo per la Moschea di al Aqsa a Gerusalemme: continuerà ad essere un luogo di preghiera solo per i musulmani. Il premier, che ha chiesto “l’immediato ritorno alla normalità”, ha ribadito l’interesse di Israele che ci siano videocamere di sorveglianza in ogni parte del Monte del Tempio, il nome ebraico per la Spianata delle Moschee di Gerusalemme.

Hamas: “no all’accordo sulla Spianata”
Il ministro degli Esteri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), al-Maliki, e Hamas si sono espressi contro l’accordo raggiunto tra Israele e Giordania sulla Spianata delle Moschee. “Una nuova trappola” è stato definito dal ministro, mentre Hamas fa appello all’Anp e alla Giordania affinché lo respingano. (R.B.)








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