2015-10-25 13:33:00

Pellegrinaggio del popolo gitano al Divino Amore


Un incontro fra culture, per far conoscere la storia dei popoli rom e sinti e l’importanza della fede per la loro identità. Questo uno degli aspetti del “Pellegrinaggio mondiale del popolo gitano”, organizzato in questi giorni dal Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti e degli Itineranti e che culminerà domani con l’incontro con Papa Francesco in Aula Paolo VI. Gli oltre cinquemila pellegrini questa mattina hanno partecipato alla Messa domenicale nel santuario del Divino a Roma, cui seguirà in serata un concerto di musica etnica a Santa Maria in Trastevere. Il servizio di Michele Raviart:

Portogallo, India, Francia. Sono solo alcuni dei Paesi dai quali provengono i rappresentanti del popolo gitano giunti a Roma per il pellegrinaggio. Tra di loro c’è Sasha, che è tra i tanti che sono arrivati dalla Francia meridionale:

(Parole in francese)
"E’ una festa, una testimonianza per la nostra fede. Noi siamo un popolo e vogliamo mostrare al mondo intero che la nostra fede fa muovere tantissimi gitani. Siamo in più di cinquemila qui a Roma e speriamo che la fede che abbiamo in Cristo ci accompagnerà e proteggerà i nostri figli e i nostri malati".

Questa mattina al Divino Amore, la Messa celebrata dal cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, che ha ricordato i cinquant’anni dalla visita di Papa Paolo VI al campo nomadi di Pomezia, vicino Roma. “Un giorno indimenticabile”, ha detto Vegliò, che segnò “la nuova avventura dei gitani nella Chiesa”: mai prima di allora avevano incontrato un Pontefice. La fede è infatti uno dei cardini della cultura gitana, come ricorda Margareth, che segue le fiere itineranti nelle città di tutta l’Inghilterra :

(Parole in inglese)
"È molto importante per noi gitani essere qui a Roma per incontrare Papa Francesco perché ci porta indietro alla nostra identità, alla nostra fede cattolica. La fede è centrale nella nostra cultura e questo ci dà la possibilità di mostrare alle altre persone che non siamo cattivi come viene detto. Siamo brava gente, buoni cattolici e mettiamo la famiglia al centro".

Il popolo gitano merita dignità e rispetto, ha infatti ricordato ieri il cardinale vicario Agostino Vallini, in una via crucis al Colosseo dedicata ai martiri cristiani di questo popolo che, ha detto il porporato, “è emarginato in quanto tale, non capito, ucciso”. Esperanza, gitana spagnola:

(Parole in spagnolo)
"E’ un giorno molto importante per i gitani e per le persone che ci sono vicine. Ed è un desiderio che si realizza quello di stare accanto al Papa e qui al Colosseo in un luogo che non avevamo mai visto prima e uno dei più belli di Roma. E’ un occasione unica che non c’è mai stata per il nostro popolo".

Domani mattina i pellegrini saranno ricevuti da Papa Francesco in Aula Paolo VI. E’ la seconda volta per loro in Vaticano, dopo l’incontro con Benedetto XVI nel 2011 ed è un momento attesissimo, come spiega Marian, dalla Slovenia.

(Parole in sloveno)
"Le aspettative sono molto molto alte. Personalmente mi aspetto tanto e conto ogni ora che manca a quel momento. Sono troppo felice di poter incontrare il Papa e non ho veramente parole per descrivere questo mio sentimento".








All the contents on this site are copyrighted ©.