2015-10-20 13:37:00

Maltempo flagella la Campania, situazione critica a Benevento


Campania in ginocchio per le gravi conseguenze del maltempo. Massima l'allerta fino a questa sera per la pioggia battente. Osservati speciali sono tutti i corsi d'acqua dopo le numerose esondazioni nel beneventano. Un centinaio le ordinanze di sgombero in Sannio. Allagamenti e danni si registrano anche a Napoli e Salerno. Massiccio l'intervento di Protezione civile e associazioni di volontariato provenienti da diverse regioni con uomini e mezzi. La cronaca da Paola Simonetti:

Arrivano da tre regioni, Marche, Toscana e Umbria, mobilitate d'intesa con la Protezione civile: colonne mobili  regionali, ma anche associazioni di volontariato. Uomini, circa 200, e mezzi,  pale meccaniche, moduli idrogeologici e macchine per il movimento terra,  sono in arrivo nella provincia di Benevento, zona  devastata dalle piogge, che ha dovuto fare i conti con diverse esondazioni di corsi d'acqua, che ora sono sotto sorveglianza costante. Massima l'allerta fino a stasera.  Chiuse le scuole, inondati vigneti e aziende. Allagamenti e danni si contano anche a Napoli e Salerno.

Critica la situazione pure nel Nolano e nell'Agro Nocerino-sarnese. A rischio è anche la Costiera Amalfitana. Intanto, sono almeno un centinaio le ordinanze di evacuazione già eseguite in Sannio, dove la pioggia è incessante. Linee telefoniche saltate nel comune di Castelpagano, mentre a Molinara si fanno i conti con l'interruzione del gas. Il presidente della Regione Campania, De Luca, segnala l'urgenza di quantificare i danni per il riconoscimento dello stato di emergenza. Questa sera per lui vertice alla prefettura  per fare il punto sulle criticità. Ma intanto, Confindustria  denuncia 500 milioni di danni alle aziende, 70 delle quali sono ferme.

 

Dunque situazione grave, in particolare, a Benevento e nell'intera zona del Sannio dove sono ingenti i danni causati da esondazioni di fiumi e da alluvioni. La Chiesa locale si è subito attivata, i vescovi della Campania hanno lanciato un appello per non lasciare soli gli alluvionati. Sentiamo al microfono di Amedeo Lomonaco il direttore della Caritas diocesana di Benevento, don Nicola De Blasio

 

 

R. – Ci troviamo a lavorare su due fronti di emergenza. La prima zona è quella che va verso Telese. Adesso invece è la città di Benevento dove tutta la zona Asi (Area di Sviluppo Industriale) ha subito un’inondazione, con la distruzione dell’intero comparto produttivo beneventano.

D. – Una grave ferita per un territorio già colpito dalla disoccupazione…

R. – Proprio in questo momento le aziende hanno messo in cassa integrazione più di 2 mila operai: se entro un mese l’emergenza non rientra, queste persone diventeranno disoccupate. Questo significa “emergenza nell’emergenza”: 2 mila famiglie che non avranno più un sostegno economico, perché le aziende sono totalmente distrutte.

D. – La macchina della solidarietà si è subito messa in moto…

R. – La Caritas ha attivato subito il protocollo: ci stiamo coordinando con la Protezione Civile, con la Croce Rossa, con le Misericordie. E questo è diventato il centro operativo del mondo del volontariato: prepariamo i pasti per le famiglie; abbiamo coordinato i tifosi della curva che sono veramente fantastici, i giocatori di rugby, i ragazzi universitari. C’è un mondo giovanile che sta mostrando tutta la forza e la volontà, e c’è una solidarietà veramente grande. Una solidarietà che sta arrivando anche da tante parrocchie del Nord – è arrivato un camion di carne da Treviso – e quindi è una grande opera che si sta muovendo.

D. – Per far fronte all’emergenza, in questi giorni critici, è stata anche anticipata l’apertura della “Cittadella della Carità”, una struttura rivolta alle fasce più deboli della popolazione…

R. – Abbiamo attrezzato una cucina con una mensa che in questi giorni ha preparato 7 mila pasti, tra pranzo e cena. Abbiamo costruito un dormitorio e ci sono uffici che operano come centro di ascolto e di micro credito. La Cittadella della Carità è proprio diventata il cuore della carità della diocesi di Benevento. Da qui parte poi ogni azione di carità e di testimonianza per arrivare - come dice Papa Francesco - alle periferie dell’umanità, alle periferie della nostra diocesi.

D. – Per la zona di Benevento è una situazione nuova o le alluvioni sono purtroppo una piaga che si ripete?

R. – È una piaga grandissima. Già il cardinale Orsini, futuro Papa Benedetto XIII, disse ai cittadini della città: “Benevento non deve avere più paura dei terremoti, ma dovrà aver paura dell’acqua”. E nel 1949 ci fu una grande alluvione. Furono rifatti gli argini del fiume in città. Poi però il dissesto idro-geologico portò purtroppo a quelli che sono i problemi di oggi.

D. – Come è possibile sostenere la popolazione di Benevento e della zona del Sannio?

R. – Se qualcuno vuole contribuire, può andare sul sito web della diocesi di Benevento oppure della Caritas di Benevento dove potrà troverà l’IBAN e tutte le informazioni necessarie. Oppure si può la pagina Facebook “Gabriella Giorgione per Caritas” per essere aggiornati in tempo reale su tutto quello che succede nella città di Benevento e su come sta operando la Caritas.








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