2015-10-20 12:13:00

Expo: Caritas non può rispondere all'infinito alla povertà


"Noi cercheremo di monitorare l'applicazione della Carta di Milano, sebbene i punti che sono stati inseriti e sottoscritti non sono così completi e stringenti". Luciano Gualzetti, vice direttore di Caritas Ambrosiana e vice Commissario del Padiglione della Santa Sede in Expo, denuncia i limiti del documento e sottolinea che per garantire il diritto al cibo in Italia serve una lotta organica alla povertà. 

La Carta di Milano, riconoscendo il diritto al cibo come diritto fondamentale, ha avuto senza dubbio il merito di aver posto all’attenzione del dibattito pubblico il tema vero di Expo Milano 2015, la lotta alla fame, tema che la Chiesa stessa, con la sua partecipazione all’esposizione lungo tutto questo semestre ha ribadito con molteplici iniziative: l’opera di divulgazione nel Padiglione della Santa Sede e all’Edicola Caritas, i convegni, le iniziative speciali dal Refettorio Ambrosiano alla Mensa dei Popoli. "Tuttavia la Carta è ancora un documento insufficiente. Benché siamo stati chiamati a partecipare alla sua stesura, dobbiamo constatare che il risultato non ha tenuto conto dei nostri suggerimenti, probabilmente per salvaguardare certi equilibri. Tuttavia la Carta è stato uno strumento che utile a sensibilizzare i cittadini sul tema. Come strumento di lotta alla fame lo consideriamo un punto di partenza".








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