2015-10-20 14:00:00

Coree: dopo 21 mesi ripartono le riunificazioni familiari


Una delle ultime barriere della guerra fredda, costruita dopo il conflitto del 1953, cadrà anche se per una sola settimana. Il confine tra il Nord e il Sud della Corea, segnato 62 anni fa, verrà cancellato grazie all’accordo fissato all’inizio di settembre a Panmunjom tra le delegazioni della Croce Rossa di entrambe le Coree. Oggi, infatti, 389 persone, per lo più anziani sudcoreani, hanno potuto riabbracciare a Sokcho, nella Provincia di Gangwon, i loro familiari che vivono al di là del 38esimo parallelo. Un’attesa lunga, caratterizzata anche da un incontro di preparazione preventivo su come avrebbero dovuto comportarsi una volta varcato il confine. 

Vestiti e generi di prima necessità per le famiglie meno abbienti del Nord
Per i disabili, la Croce Rossa ha predisposto 34 sedie a rotelle ed è stato fissato un calendario rigido per gli incontri che si tengono a Hanwha Resort, sul Monte Kumgang, lungo la costa orientale. Il primo turno, fino a giovedì, vedrà la partecipazione di sei gruppi rigorosamente controllati. Sono consentiti anche incontri individuali, là dove richiesti. Un’associazione di imprese del complesso industriale di Kaesong ha donato 31.2 milioni di Won (poco più di 24 mila euro) oltre a vestiti e generi di prima necessità alle famiglie meno abbienti del Nord. Lo staff che accompagna i sud coreani è composto da 114 persone. Con loro anche 29 giornalisti. 

L'evento ha rischiato di essere sospeso
​Erano tanti i timori espressi nei giorni scorsi dalle stesse famiglie dopo che il Nord stava valutando la possibilità di sospendere gli incontri a seguito del discorso della Presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye, pronunciato di fronte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La Park aveva esortato Pyongyang a scegliere la via della “apertura” al posto del “provocazione”.

Sono 130.000 i sudcoreani che hanno familiari oltreconfine
Attualmente sono circa 130.000 i sudcoreani registrati nella banca dati governativa che hanno familiari oltreconfine. La metà di loro sono scomparsi; 66.000 attendono di rivedere i loro cari. Dal primo vertice inter-coreano del 2000, le famiglie hanno avuto la possibilità di incontrarsi 19 volte, mentre in sette occasioni hanno potuto parlare attraverso il video. (A cura di Davide Dionisi)








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