Ban Ki-Moon in Medio Oriente. Rivlin: non abbiamo guerre con l’Islam

"Sono qui per incoraggiare e sostenere tutti gli sforzi per ridurre le tensioni". Così al suo arrivo a Gerusalemme il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon nell’ennesima giornata di aggressioni e scontri. "Israele non ha guerre con l'Islam" ha risposto il presidente israeliano Reuven Rivlin. Massimiliano Menichetti:

E’ necessario costruire un "orizzonte politico" per fermare le violenze in atto. Così da Gerusalemme il Segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon. Una visita a sorpresa in cui il Capo del "Palazzo di vetro" di New York a ribadito i contenuti del video messaggio inviato prima del suo atterraggio, ovvero che "non è troppo tardi per evitare una crisi più grande”. Rivolgendosi a israeliani e palestinesi ha rimarcato che non bisogna “permettere agli estremisti, o a coloro che credono che la violenza sia la riposta” di infiammare ancora di più il conflitto”. “Israele non ha guerre con l'Islam" ha risposto nell’incontro con Ban Ki-moon, il presidente israeliano Reuven Rivlin, confermando che il Paese "non ha cambiato né cambierà l'accordo sullo status quo" della Spianata delle Moschee. Luogo ha detto “diventato ostaggio di gente che vuole portarci ad una guerra religiosa”. Sul terreno però anche oggi violenze: un palestinese è stato ucciso dalle forze di sicurezza israeliane dopo avere cercato di accoltellare un soldato vicino Hebron, in Cisgiordania, qui è morto anche un israeliano investito da un camion dopo essere stato costretto a scendere dalla propria auto in seguito ad una sassaiola. A sud di Betlemme un altro palestinese è deceduto dopo aver lanciato la sua auto contro un gruppo di israeliani, ferendone due, poi è sceso con un coltello ed è stato raggiunto da tiri israeliani. Un terzo palestinese ha peso la vita e altri tre sono rimasti feriti negli scontri con le forze di sicurezza israeliane nei pressi del campo profughi di al-Bureij, nella Striscia di Gaza. In questo quadro il Segretario generale della Lega Araba Nabil al-Arabi è volato a New York per partecipare alla sessione del Consiglio di sicurezza dell'Onu in programma giovedì mattina proprio sulle violenze nell'area.