2015-10-19 18:54:00

Ue: clima positivo per Legge stabilità. Mons. Toso: no all'azzardo


C'è "buon clima" nella Commissione Ue, dopo una prima lettura della Legge di stabilità varata dal governo venerdi. Dalla Commissione affermano che l'Italia è "più solida" del 2014 e "non ci sarà rinvio" della manovra al mittente entro la settimana. Il ministro del Lavoro Padoan afferma che la manovra “abbassa tutte le imposte: famiglia, imprese, mercato del lavoro”. Intanto scoppia il caso delle conncessioni per il gioco d''azzardo. Il servizio di Giampiero Guadagni:

La legge di Stabilità non sarà respinta. Così fanno sapere qualificate fonti della Commissione europea secondo le quali  l'Italia è più solida del 2014 e non ci sarà rinvio della manovra al mittente entro la settimana, possibilità prevista in caso di gravi mancanze. La trattativa con Bruxelles è un processo continuo, le nostre opinioni non sono identiche, precisa il ministro dell'Economia Padoan. Resta ad esempio aperta la questione dello “sconto migranti”, la possibilità cioè per Roma di far valere la clausola di flessibilità alla luce proprio dell'emergenza migranti: un margine dello 0,2% del pil, poco più di tre miliardi di euro che il governo Renzi intende utilizzare nel 2016 per il taglio dell'Ires, la tassa sui profitti delle imprese.

E a proposito di tasse, in risposta alle critiche di minoranza Pd e opposizioni, Padoan sottolinea: questa legge di Stabilità abbassa tutte le imposte: su famiglie,  imprese e lavoro. E aggiunge: l'abolizione della Tasi sulla prima casa sarà totalmente restituita ai comuni. Le coperture ci sono e dunque, conclude Padoan, questa  manovra è la quadratura del cerchio. Restano però le forti critiche dei sindacati, soprattutto sulle scarse risorse per i contratti pubblici. Mentre Confcommercio è convinta che il controverso aumento a 3 mila euro della soglia di utilizzo del contante rilancerà i consumi. 

In Italia ogni anno vengomo giocati circa 90 miliardi di euro alle slot o ad altri giochi d'azzardo. Secondo la bozza della Legge di Stabilità, il governo vorrebbe aumentare il numero di sale per questi giochi, dando altre 22 mila licenze. Alessandro Guarasci ha sentito il parere del vescovo di Faenza-Modigliana mons. Mario Toso, membro della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro:

R.  – In Italia, lo sappiamo, le slot machine sono una ogni 150 abitanti, il numero più alto del mondo. Se questo fosse vero e cioè che si aumenterebbero le sale slot, dovremmo chiederci allora su quale figura di comunità politica e di società civile noi vogliamo giocare il nostro futuro e cioè se è più vantaggioso per la gente e anche per il reddito nazionale seguire questa via, quella del guadagno facile, sapendo che però non tutti guadagnano; anzi cadono in vizi che non consentono loro di vivere secondo responsabilità e anzi si finisce per essere vittime di malattie che poi sono difficili da guarire, con spese sempre da parte della comunità. Credo che una cosa importante sia che lo Stato abbia una chiarezza di idee e abbia una priorità delle scelte da fare e certamente la via delle politiche attive del lavoro sarebbe più educativa che non quella dell’aumento delle slot machine.

D. – Ci sono tante famiglie che si indebitano pur di giocare, non è assurdo curare chi è malato di ludopatia e poi incentivare il gioco anche con una pubblicità a volte oggettivamente martellante?

R.  – Bisognerebbe che nel rinnovo dell’eventuale delega fiscale a riguardo di questo settore, dovrebbe essere vietata totalmente la pubblicità su giornali e tv. Proprio perché questa via della pubblicità è uno specchietto per le allodole che colpisce soprattutto le persone più deboli e più esposte e più bisognose di sostegno.

 








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