2015-10-19 16:22:00

Sinodo, Bassetti: è un nuovo corso, non si torna indietro


Libertà e parresia

Ci sono sensibilità diverse, però c'è una grande armonia nelle discussioni fondamentali, nei principi, come stiamo verificando in questi ultimi giorni di lavoro. Quindi, sta venendo fuori, a mio avviso, una ricchezza di materiale che verrà messa poi nelle mani del Santo Padre in modo che possa compiere un discernimento più ampio". Il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, padre sinodale, appena uscito dalla sala dove si svolgono i lavori di uno dei 'circoli minori' di lingua italiana, commenta a caldo il clima del Sinodo ordinario dei vescovi sulla famiglia, giunto ormai alla fase finale. "Bisogna ricordare la differenza fra Concilio ecuemenico e Sinodo", spiega il porporato. "Il primo ha una facoltà deliberativa mentre il Sinodo è solo propositivo. Da ciò dipende la grande libertà che abbiamo nelle nostre discussioni, visto che la decisione finale è rimessa nella mani del Papa. E' stato lui stesso a raccomandarci la 'parresia' proprio perché questa rende più facile il compito che dovrà assumersi". "A me sembra - continua Bassetti - che in questo Sinodo ci sia una comunione di fondo che è data proprio dalla collegialità fra i vescovi, dal rapporto dei presuli con i sacerdoti e con i laici. Però, al tempo stesso, c'è anche questa grande libertà che, grazie a Dio, ci fa discutere".  

Più integrazione e accompagnamento    

"A proposito del tema delle cosiddette famiglie ferite, affrontato nella terza parte dell'Instrumentum laboris, i percorsi da sviluppare per aiutarle, già accennati nel testo, sono due: l'accompagnamento e l'integrazione". "Però - spiega - bisogna fare ancora molto per svilupparli, perché il documento non stabilisce cosa realizzare in concreto per consentire l'integrazione". "C'è per esempio un allargamento dall'integrazione, finora solo sul piano della carità, quindi del volontariato, anche a livello liturgico e catechetico". "Qui - spiega il porporato - il campo si allarga tanto perché anche un divorziato-risposato, che ha riconosciuto i suoi sbagli, potrebbe diventare un insegnante di religione o un testimone della fede cattolica". "Anche a livello dell'accompagnamento siamo molto indietro", aggiunge Bassetti. "Oggi prepariamo i giovani alla cresima e poi li perdiamo tutti. Solo alcuni tornano per la preparazione al matrimonio e cercano magari di non farla nemmeno tutta. E poi, in quel caso, gli si impartisce un sacramento che è impegnativo quanto quello dell'ordine perché ha un grande impatto sociale e di testimonianza". 

Giovani: manca educazione alla sessualità

"Qui bisognerebbe cambiare il sistema - spiega l'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve - e accompagnare i ragazzi non solo prima della cresima, ma anche dopo, coinvolgendo le famiglie. Anche affrontando con i ragazzi tutti i problemi dell'affettività e della sessualità, cosa che in Italia non si fa". "Ormai in questo campo - spiega Bassetti - siamo al livello del 'fai da te'. La scuola spesso non se ne occupa e se deve occuparsene nei modi che sappiamo è meglio che non lo faccia. I genitori lo danno per scontato, quando addirittura non provocano guai. Le parrocchie lo danno per scontato ugualmente e il risultato è che i giovani non sono accompagnati". "La Chiesa - conclude il cardinale - deve accompagnare i giovani fino al matrimonio, e soprattutto preoccuparsi di più di accompagnare le giovani coppie di sposi. Perché i disastri avvengono proprio nei primi anni, è li che si crea un'impostazione sbagliata".   

L'invito di Isaia

Infine, secondo il card. Bassetti, con i due Sinodi e il Giubileo della misericordia che seguirà, il Papa ha avviato un percorso che proseguirà a lungo. "Non si torna indietro", commenta il porporato. "Il Sinodo che sfocia nel Giubileo è un tale gesto di apertura verso tutti che realizza il brano di Isaia : 'O voi tutti che siete assetati, venite alle acque'. La Chiesa ha questo bellissimo deposito di grazia e lo vuole veramente mettere in mano ai suoi figli. E anche chi non ha niente è accolto lo stesso". 








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