Il tema delle unioni civili al centro del dibattito politico di queste ore. Il Governo sembra frenare dopo l’accelerazione dei giorni scorsi che aveva portato ad un braccio di ferro con gli alleati del Nuovo Centrodestra. E sulla questione interviene in una intervista televisiva il Segretario della Conferenza episcopale italiana, mons. Nunzio Galantino. Il servizio di Giampiero Guadagni.
La politica non sia strabica. Non si può pensare a un governo che sta investendo
tantissime energie per queste forme di unioni particolari e di fatto sta mettendo
all'angolo la famiglia tradizionale che deve essere un pilastro della società. Così
il segretario della Cei mons. Galantino, a proposito del ddl Cirinnà sulle unioni
civili. Mons. Galantino nega comunque forme di pressioni sul Parlamento, piuttosto
lancia un appello ai cattolici e non solo, perché ci sia consapevolezza che la famiglia
fatta da padre, madre e figli non è problema della Chiesa ma una realtà, presente
nella Costituzione, che riguarda tutta la società. Intanto un sondaggio rivela la
contrarietà di due terzi degli italiani all’ipotesi che, all’interno di una coppia
omosessuale, uno dei due possa adottare il figlio del partner. E allora il ministro
delle Riforme Boschi, dopo l’accelerazione dei giorni scorsi, frena e assicura: nel
Pd ci sarà libertà di coscienza. Precisazione gradita dagli alleati del Nuovo Centrodestra.
Mentre dalla kermesse di Imola il Movimento 5 Stelle, a cui il Pd aveva chiesto i
voti per far passare il provvedimento, chiede che il ddl Cirinnà sia discusso e approvato
dal Senato in settimana. Alta tensione ancora sulla legge di Stabilità, anche all’interno
del Pd con i renziani che replicano duramente all’ex segretario Bersani che parla
di tradimento della Costituzione sulla progressività delle tasse.
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