2015-10-18 11:38:00

Un milione di bambini prega il Rosario per i cristiani perseguitati


‘Un milione di bambini in preghiera’: è l’iniziativa promossa per questa domenica dalla Fondazione di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che Soffre” in favore della pace. In tutto il mondo si pregherà il Rosario, in particolare per i cristiani perseguitati. Federico Piana ne ha parlato con Marta Petrosillo, portavoce di Aiuto alla Chiesa che Soffre-Italia:

R. – E’ un’iniziativa che ormai “Aiuto alla Chiesa che soffre” sostiene da 10 anni. E’ nata nel 2005 a Caracas, in Venezuela. C’erano alcuni bambini che recitavano il Rosario e delle donne presenti hanno avvertito come una forte presenza della Vergine; allora, una di queste donne si è ricordata della promessa che aveva fatto padre Pio, quando ha detto: “Se un milione di bambini pregheranno, reciteranno insieme il Rosario, allora il mondo cambierà”. Da quel giorno, “Aiuto alla Chiesa che soffre”, ogni anno, il 18 ottobre promuove questa iniziativa di preghiera invitando, attraverso le 21 sedi che la Fondazione pontificia ha in tutto il mondo, i bambini a recitare il Rosario insieme per l’unità e la pace.

D. – Perché è importante la preghiera, soprattutto quella del Rosario, che forza ha?

R. – Ha una forza incredibile come ha ricordato anche Giovanni Paolo II nella sua Esortazione apostolica sul Rosario. Ed è quello che ci chiedono anche i rappresentanti anche ad esempio delle Chiese perseguitate di tutto il mondo. Tantissimi ci chiedono: “Continuate a pregare per noi!”, anche in situazioni che possono sembrare disperate, come ad esempio l’Iraq e la Siria.

D. – Qual è la situazione dei cristiani perseguitati in questo momento per i quali bisogna pregare sempre di più?

R. – Noi abbiamo recentemente presentato un aggiornamento del Rapporto sulla libertà religiosa focalizzato solamente sulla condizione dei cristiani nel mondo, che si chiama “Perseguitati e dimenticati”. Il titolo è veramente significativo. Abbiamo riscontrato come in molti Paesi in cui i cristiani già affrontavano persecuzioni e discriminazioni la situazione sia ancora peggiorata e soprattutto come i cristiani continuino ad essere il gruppo maggiormente discriminato e perseguitato. Pensiamo al Medio Oriente, all’Iraq e alla Siria, in particolare, dove lo Stato islamico continua ad infliggere gravi persecuzioni ai cristiani… Ma pensiamo anche all’Africa, dove il fondamentalismo islamico è in crescita. Pensiamo alla Nigeria, dove Boko Haram sta estendendo il suo raggio d’azione anche al Camerun, dove i cristiani hanno sempre più paura. Ma dobbiamo anche indicare altre forme di fondamentalismo come quello indù in India o quello buddista in Sri Lanka. Accanto a queste forme ci sono anche le persecuzioni perpetrate dagli Stati, in molti Paesi dell’Asia come la Cina, la Corea del Nord, il Vietnam, ma anche in Africa, come il caso dell’Eritrea.








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