2015-10-18 20:30:00

Migranti: accordo Germania -Turchia. 6 morti nell'Egeo e 8 nel Mediterraneo


La crisi immigrazione, ma anche la gerra in Siria e l'adesione all'Ue, al centro del vertice oggi a Istanbul fra Germania e Turchia.  La cancelliera Merkel si è detta pronta ad accelerare il processo di adesione della Turchia all'Unione europea, in cambio di un contributo nell'arginare il flusso di migranti. Disponibile la Turchia che però afferma: "la crisi non puo' essere risolta se non si risolve prima il conflitto in Siria".  Intanto una nuova tragedia si registra nelle acque del mar Egeo, con 6 vittime, e 8 corpi senza vita sono stati trovati in un gommone carico di 112 migranti soccorsi a largo delle coste libiche. Il servizio di Paola Simonetti:

I flussi migratori saranno inarrestabili se il problema non viene risolto nei luoghi di provenienza. Una operazione che necessita di accordi internazionali e massima collaborazione dei paesi coinvolti. Questi i punti emersi nel vertice Germania Turchia di oggi fra la cancelliera tedesca Merkel e il suo omologo turco Davutoglu. La Merkel ha proposto di accelerare il processo di adesione della Turchia all'Unione europea, in cambio di un contributo di Ankara nell'arginare il flusso di profughi. La cancelliera mira a sostenere il piano proposto dall'Ue per mantenere gli immigrati su territorio turco, in cambio della creazione di nuovi campi profughi nel paese, un aiuto finanziario e la liberalizzazione dei visti. La disponibilità turca a collaborare non manca, ma, dice il premier turco, "la crisi non puo' essere risolta se non si risolve prima il conflitto in Siria", la miccia che ha innescato l'imponente flusso di profughi verso l'Europa, di cui entrambi i leader si dicono preoccupati; un capitolo sul quale, una risoluzione politica è certamente interesse comune, ha aggiungo la Merkel che ha poi promesso una agenda bilaterale per arrivare ad ottimizzare la ripartizione degli oneri sui profughi. Intanto oggi altre 6 le vittime nel mare Egeo fra cui 4 bambini e 8 vittime a largo della Libia, mentre prosegue il flusso migratorio sulla rotta balcanica.Dopo la completa chiusura delle frontiere ungheresi, ora i migranti premono sulla Slovenia.

 

 








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