Continua a tenere banco nella politica italiana la legge di Stabilità varata giovedì scorso dal Governo. Il premier Renzi risponde alle critiche delle opposizioni ma anche della minoranza del suo partito, il Pd. Mentre il ministro dell’Economia Padoan parla di manovra equilibrata. Servizio di Giampiero Guadagni:
Vado avanti come un treno. Matteo Renzi scommette sulla manovra economica appena
varata. Il premier, in visita ad uno stabilimento di Udine, rilancia l’azione riformista
del suo governo e invia un messaggio a tutte le forze politiche: ognuno ha le proprie
idee, ma nei prossimi due anni prima delle elezioni possiamo remare assieme dalla
stessa parte. Dalla minoranza del suo partito, il Pd, nuove critiche: l’ex capogruppo
alla Camera Speranza dice: di sinistra è abbassare le tasse prima a chi ha più bisogno.
Una replica al premier segretario che aveva detto: abbassare le tasse non è di destra
o di sinistra, ma semplicemente giusto. Renzi difende anche la scelta di alzare a
3 mila euro il tetto al contante. Posizione appoggiata dal ministro dell’economia
Padoan, per il quale la misura non favorirà l’evasione. Padoan parla di manovra
equilibrata e chiarisce: le risorse per gli investimenti al Sud ammontano di fatto
a 7 miliardi. Padoan si dice convinto che la commissione europea non rispedirà al
mittente la legge di Stabilità. Da Bruxelles trapelano perplessità sulla eliminazione
delle tasse sulla prima casa, ma anche in questo caso Renzi tira diritto: se la manovra
sarà bocciata, avverte, io la ripresenterò tale e quale.
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