La famiglia è il luogo in cui nasce e si sviluppa la vita: essa va tutelata dal concepimento alla morte naturale a fronte di crescenti attacchi da parte di ideologie di morte. Lo denuncia al microfono del nostro inviato al sinodo Paolo Ondarza il vescovo di Oruro in Bolivia mons. Krzysztof Janusz Bialasik Wawrowska:
R. – Distintas corrientes mundiales…
Diverse correnti mondiali stanno promuovendo ideologie
contrarie alla famiglia, e una di queste è il gender, che è un’ideologia che distrugge
la vita e appoggia l’aborto, le unioni omosessuali, l’adozione per gli omosessuali,
l’eutanasia, tutto questo: promuove la morte. Come diceva Papa Giovanni Paolo II:
è la cultura della morte. Il Signore è Signore della vita, non della morte. E per
questo motivo stiamo lavorando, perché la famiglia trovi nuovi impulsi di vita.
D. – Perché parlare, ad esempio, di aborto, in un contesto in cui la riflessione principale è quella della famiglia?
R. – Sabemos que hoy día…
Sappiamo che oggigiorno l’aborto è un problema molto
grave. In diversi posti, infatti, anche in Bolivia, alcuni medici dicono che è solo
una piccola operazione, che consiste nel rimuovere un “grumo di cellule”, che non
c’è nessun problema. Sappiamo bene, e la Chiesa insegna, che l’essere umano va protetto
dal concepimento e non possiamo ignorarlo o ingannare su questo punto. I medici molte
volte fanno abortire senza che la gente sia cosciente della gravità di questo problema.
Oggigiorno dobbiamo ricordare che l’essere umano comincia a vivere dal concepimento
e questo essere umano, già nel ventre della mamma, va protetto. Prima si pensava al
ventre della mamma come un luogo più sicuro, oggi non è così. Molte donne pensano:
“è il mio corpo!” Ma non è il loro corpo, è un altro essere umano e questo essere
umano va protetto. Né la mamma né il papà possono decidere di ucciderlo, a nessuna
condizione. In questo modo, infatti, commettono un omicidio. Oggi, si eseguono tanti
aborti a livello mondiale, per una confusione che esiste nel mondo intero: è un olocausto.
Io dico che è una terza guerra mondiale. E compiono quest’olocausto con i guanti bianchi.
Per questo oggi bisogna parlare molto di questo olocausto.
D. – Lei ha posto l’accento sull’educazione alla castità prematrimoniale, perché?
R. – Ya en edad temprana…
Già da piccoli i giovani hanno rapporti sessuali e
non sono molto educati nei valori. Per avere questi rapporti sessuali, arrivano a
gravidanze non desiderate e quindi ad abortire. La castità è molto importante nella
vita della gioventù, ma anche della famiglia. Ci sono momenti nella vita di una coppia
in cui si è costretti da alcune circostanze a vivere la castità. La castità, dunque,
è qualcosa di fondamentale nella vita, tanto dei giovani come anche della vita matrimoniale
e familiare.
D. – Tra le ideologie che minacciano la famiglia, lei ha sottolineato anche quella del modernismo, che rappresenta una sfida anche per la Chiesa, anteponendo le istanze dell’uomo contemporaneo al dogma, alla verità che la Chiesa propone…
R. – Y mas de todo la Doctrina de la Iglesia…
La Dottrina della Chiesa non si cambia. Tali ideologie
però oggi vengono imposte dal modernismo. I valori, però, sono unici e bisogna mantenerli
nella nostra vita. E questi valori non cambiano. Se vogliamo avere un buon futuro
per la società, dobbiamo anche avere un buon futuro per la famiglia. La famiglia è
la scuola, l’università, il santuario della società, che non si può toccare, e nessuno
può danneggiare questa cellula così importante della società.
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