2015-10-17 08:04:00

M. O. : allarme violenza dall'Onu. Profanata tomba di Giuseppe


Forti le reazioni in Israele e nel mondo all’ennesima giornata di violenza che ha investito ieri la Terra Santa, arrivando fino alla profanazione a Nablus della Tomba di Giuseppe. Il luogo sacro a ebrei, cristiani e musulmani è stato in parte dato alle fiamme da giovani palestinesi. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si è riunto d’urgenza mentre Washington ha epsresso parole di dura condanna per l’accaduto. Intanto sul terreno si contano tra la Striscia di Gaza e i Territori 4 morti palestinesi. Il servizio di Graziano Motta:

L’estrema gravità dell’incendio della tomba del patriarca Giuseppe a Nablus – poco distante dal pozzo di Giacobbe – emerge dall’unanime condanna di autorità israeliane, palestinesi e internazionali, primo fra tutti il segretario generale dell’ONU ed è ribadita in particolare da un comunicato ufficiale dal Patriarcato Latino di Gerusalemme che sottolinea l’ ”atto insensato” , la “intollerabile profanazione” e afferma il “rispetto senza condizioni di tutti i Luoghi santi ebraici, musulmani e cristiani”. Meta di pellegrinaggi di fedeli ebrei, ma venerata anche da musulmani perché trasformata in moschea, e devastata da un precedente incendio doloso, sempre ad opera di rivoltosi palestinesi, la Tomba sarà subito restaurata, annunciano le autorità militari israeliane; che, mentre riescono a controllare l’intifada nell’area di Gerusalemme, stanno incontrando difficoltà a contenerla in Cisgiordania e lungo la frontiera di Gaza. Si sono pertanto intensificate le pressioni diplomatiche soprattutto degli Stati Uniti, con una presa di posizione del presidente Obama che ha invitato le parti a “comprimere la retorica” e l’annuncio che il segretario di stato Kerry incontrerà fra giorni in Germania, sembra mercoledì, il premier israeliano Netanyahu.








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