2015-10-16 15:16:00

Proposta Commissione per affrontare tema divorziati risposati dopo Sinodo


Al termine di questa nuova mattinata di lavori al Sinodo, dedicata all’Audizione dei delegati fraterni e degli uditori, il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha tenuto il consueto briefing. Ampio spazio è stato dato al dibattito generale di ieri sulla terza parte dell’Instrumentum laboris. Poi gli interventi di due delegati fraterni, il primate della Chiesa Ortodossa di Estonia Stephanos e il rev.do Timothy Thornton, vescovo di Truro in Gran Bretagna, della Comunione anglicana. Domani, si è detto, non è previsto briefing, per la solenne commemorazione del 50 anniversario dell’istituzione del Sinodo. Il servizio di Gabriella Ceraso:

E’ l’ultimo briefing della settimana e padre Federico Lombardi riassume quanto fatto tra ieri sera e stamattina in aula. 30 gli interventi dei padri sinodali e tre di coppie di uditori ieri, mentre stamani spazio ai 12 delegati fraterni e a tutti i rimanenti 27 interventi di uditori e uditrici. Quindi il punto sulla undicesima congregazione di ieri, che spesso, ha sottolineato il direttore della Sala Stampa, è tornata a mostrare quanto sia importante il ruolo delle coppie cristiane nella guida e nel sostegno alla Chiesa sia sul tema della sessualità coniugale sia nelle situazioni di crisi coniugale:

"Le coppie cristiane, delle famiglie cristiane, che hanno esperienza possono comunicare un’esperienza in modo anche missionario agli altri ed essere i luoghi migliori dell’accoglienza. E in questo contesto sono stati ricordati più volte anche i principali movimenti e associazioni che hanno grande esperienza in questo campo e che sono presenti nella Chiesa”.

Una Commissione sul vincolo matrimoniale
Padre Hagenkord, responsabile della comunicazione in inglese, ha evidenziato il grande spazio che l’Aula ha dato alle testimonianze personali e pastorali. Diverse le tematiche affrontate: il problema complesso della procreazione e della contraccezione, il ruolo importante della famiglia per la pace, ma anche le adozioni, coppie senza figli e nullità del matrimonio. Ci si è soffermati nuovamente sul tema dei divorziati risposati. Si sono delineate le possibilità aperte al Sinodo: o non fare nulla per mancanza di soluzione o scegliere la via penitenziale, che ha voci favorevoli e contrarie, o ancora rimanere fermi nella dottrina, "essere profeti nell’annuciazione del Vangelo e andare contro corrente". Al centro delle discussioni è tornato anche il ruolo del vincolo matrimoniale: sacramento indissolubile la cui natura non può essere modificata, Ogni apertura, si è detto, è cambiamento di dottrina. E poi la novità illustrata da padre Bernard Hagenkord:

“E’ stato suggerito in questo campo lo stabilimento di una Commissione per studiare questo argomento dopo il Sinodo, per non prendere una decisione prematura. E’ stata suggerita anche una pastorale adatta ai tempi nostri e alle esigenze attuali, includendo anche un Diritto Canonico adatto”.

Tra gli argomenti emersi negli interventi in lingua inglese, specie dal mondo africano, si è registrata l’esigenza che i bambini siano considerati non solo oggetti ma soggetti protagonisti della promozione delle relazioni familiari e nel terzo mondo siano visti non solo come responsabilità, ma come reale segno di speranza per il futuro.

Chiesa in soccorso di violenza in famiglia e anziani
Centrale nella discussione di ieri il grave problema delle violenze in ambito familiare, specie l'incesto. Ne è emerso l'auspicio che la Chiesa sia voce di quanto coperto, di solito per vergogna, dal silenzio. Spazio anche al problema della cura degli anziani, isolati e considerati inutili e per questo esposti ad alto rischio di suicidio. I padri sinodali hanno trattato anche della dimensione procreativa di coppia, davanti alla quale spesso i presbiteri si trovano impacciati e limitati, e della preparazione al matrimonio sul fronte dell’educazione sessuale, un aspetto sul quale oggi, si è detto, i padri di famiglia delegano ogni responsabilità all
’istruzione pubblica. La Chiesa invece, è stato ribadito, deve entrare in questo ambito in modo chiaro, presentando la buona notizia della sessualità come percorso d’amore e non di peccato.

I delegati fraterni al Sinodo  
Al briefing presenti anche due dei delegati fraterni che stanno seguendo il Sinodo. Nelle loro parole l'esperienza di accoglienza e collaborazione che stanno vivendo, ma anche la comunanza dei problemi. "Le questioni dei padri sinodali accomunano la Chiesa occidentale alle altre Chiese", ha spiegato il primate della Chiesa ortodossa di Estonia Stephanos, sottolinendo che siamo tutti di fronte al problema di una società che legifera sulla famiglia in nome di un diritto alla parità che invece annulla la differenza fondamentale tra uomo e donna, questione non solo dottrinale, ma base per la vita del mondo. Innanzi a questo pericolo, ha detto, la Chiesa tutta ha il dovere di reagire. 

Al Sinodo accoglienza e ascolto fraterno per tutti
Di accoglienza amichevole e paritaria al Sinodo ha parlato anche il reverendo Timothy Thornton vescovo anglicano: "siamo tutti", ha spiegato "in grado di dare il nostro contributo". Circa gli esiti dell'assemblea sinodale infine, ha voluto sottolineare che contrariamente a quanti si aspettano una sorta di "rivelazione", la vera realtà che accomuna i padri sia quella dei “lavori in corso”, ovvero di un comune ascolto e di libertà di parola. Questo, ha affermato può considerarsi "un vero segno di speranza". 
Infine in riferimento alla lettera scritta da alcuni vescovi al Papa in dissenso sulle scelte sinodali, il vescovo anglicano ha voluto ribadire che la diversità di punti di vista è fondamentale per costruire qualcosa, e che se qualcuno esprime le proprie idee non lo fa con un’intenzione distruttiva .

 








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