2015-10-16 07:49:00

Migranti. Vertice Ue: resta nodo redistribuzione profughi


In Ungheria sono arrivati ieri 4.808 migranti e profughi, quasi tutti dalla Croazia, solo dieci dalla Serbia. Ne ha dato notizia la polizia magiara precisando che dall'inizio dell'anno gli arrivi sono stati 383.453.  Il governo di Budapest  dovrebbe decidere oggi  sulla chiusura della frontiera con la Croazia. Intanto prosegue il Consiglio Europeo  a Bruxelles, dopo che in tarda notte i leader hanno discusso dell’accordo con la Turchia proposto dalla Commissione. Intanto non c’è intesa sul meccanismo permanente di ricollocazione dei migranti. Il servizio di Roberta Barbi:

  

“C’è bisogno di continuare la riflessione sulla politica complessiva sull’immigrazione e l’asilo”: così i leader  europei che continuano a discutere sulla redistribuzione dei rifugiati. Uno dei nodi più duri, questo, da sciogliere, che ha visto contrapporsi le posizioni di Germania e Svezia da una parte e del gruppo Visegrad (Spagna, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia) dall’altra. Resta salda la priorità della protezione delle frontiere esterne, con Frontex che potrà rimpatriare i migranti irregolari su propria iniziativa: lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, sul cui richiamo alla “responsabilità comune nella difesa delle frontiere” in sede di parlamento europeo di qualche giorno fa, è voluto tornare il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi: “Le sue parole non sono state rispettose non tanto del governo, ma del popolo italiano”, ha detto.

L’intesa, c’è, invece, con la Turchia, che dice "sì" alle riammissioni, a maggiori controlli alle frontiere, all’offerta di lavoro verso i profughi siriani e a una stretta nella lotta ai trafficanti di esseri umani. In cambio, il governo di Erdogan – forte dei due milioni di profughi nei suoi campi che potrebbero premere verso l’Europa – ottiene l’anticipazione al 2016 della liberalizzazione dei visti, tre milioni di euro per i campi, l’inserimento nella lista dei “Paesi sicuri” e l’apertura di cinque capitoli del negoziato per l’adesione all’Ue. Sul terreno, infine, un migrante di nazionalità afghana è morto mentre cercava di entrare dalla Turchia in Bulgaria nella zona di Sredets: non è ancora chiaro se la polizia abbia sparato direttamente sui migranti o se un proiettile sparato in aria, rimbalzando, lo abbia colpito. 

 

 








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