2015-10-16 13:30:00

Cei: agricoltura, no eccessiva dipendenza da prodotti chimici


I vescovi italiani denunciano "l'eccessiva dipendenza della produzione agricola dai prodotti chimici" e lanciano un appello ai responsabili politici e a tutti gli operatori del mondo agricolo affinché si impegnino a "custodire la fertilità del suolo" in una diversa visione del "rapporto tra produttori e consumatori", dando vita ad "un 'nuovo patto' che generi spazi di libertà e responsabilità per entrambi". E’ quanto affermano nel Messaggio per la 65.ma Giornata del Ringraziamento che si celebrerà il prossimo 8 novembre sul tema “Il suolo, bene comune”.

Sulla scia della “Laudato si’” di Papa Francesco, i vescovi invitano quanti abitano la terra alla “cura della casa comune”. “L’umanità rappresenta l’elemento che apre la terra verso nuove armonie o nuovi disordini, in base alle scelte che operiamo; sarebbe sconsiderato chi distruggesse il territorio da cui dipende la propria vita”, affermano i vescovi. Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2015 Anno internazionale del suolo, perciò i vescovi puntano il dito contro “quegli squilibri che a partire dal cuore umano trovano espressione nella società e nell’economia”. “Peccato è anche l’inquinamento che colpisce la salute di tanti”, affermano, citando un passo dell’enciclica che ne elenca le cause: “Dal trasporto, dai fumi dell’industria, dalle discariche di sostanze che contribuiscono all’acidificazione del suolo e dell’acqua, da fertilizzanti, insetticidi, fungicidi, diserbanti e pesticidi tossici”. “Davvero in tanti contesti - osservano - il suolo appare come ‘maledetto’: l’opera di uomini impedisce ad altri di godere dei suoi frutti e addirittura di poterlo abitare in pace”.

I presuli invitano a “prestare attenzione alle destinazioni d’uso della terra, che talvolta ne distorcono la struttura ecosistemica”, come la “deforestazione per finalità agricola”. E denunciano il fenomeno internazionale del “land grabbing” - l’accaparramento di terra da parte dei soggetti con maggior disponibilità economica - “che rischia di distorcere le strutture agroalimentari di molte aree, orientandole a produzioni che ben poco hanno a che fare con le esigenze della popolazione locale”, come pure “la questione del diritto dell’accesso alla terra e alle risorse ittiche e forestali”. Il Messaggio si conclude con un invito ad andare incontro all’agricoltore, soprattutto ai giovani che stanno tornando alla terra, “un fenomeno che in Italia mostra segnali arricchiti da una splendida capacità innovativa, sia nei prodotti che nei processi”. Descrizione: http://piwik1.glauco.it/piwik.php?idsite=9 








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