2015-10-15 13:05:00

Mons. Auza: fede è forza anti-terrorismo, basta barbarie


La Santa Sede è molto preoccupata per la “manipolazione della religione per promuovere attività terroristiche”. E’ quanto affermato da mons. Bernardito Auza alle Nazioni Unite di New York. L’osservatore della Santa Sede presso il Palazzo di Vetro ha ribadito, richiamando Papa Francesco, che mai la religione va presa a pretesto per commettere atti di violenza. Ancora, ha evidenziato che una fede genuina è una “fonte di unità e forza contro il terrorismo fondamentalista e incoraggia gli individui e le società a optare per modi non violenti” di denuncia e per ottenere giustizia. Mons. Auza non manca di ricordare che, nell’ultimo anno, siamo stati testimoni di una “drammatica evoluzione” delle azioni terroristiche che sono arrivare a forme di barbarie “mai viste prima”.

La Santa Sede, ha proseguito il presule, ritiene che non bastino “armi sofisticate” per sconfiggere il terrorismo né “un’applicazione arbitraria di azioni unilaterali”. E’ invece necessario rafforzare il dialogo ad ogni livello, promuovere l’educazione dei giovani, impegnare le comunità locali contro i rischi della radicalizzazione. E ancora, rafforzare la “diplomazia preventiva” e gli sforzi di peacekeeping. L’arcivescovo Auza ha avvertito che “la libertà di parola, la libertà religiosa, la libertà dalla miseria e la libertà dalla paura” sono libertà fondamentali che i terroristi “aborrono”. “Queste libertà fondamentali – ha concluso – sono proprio quelle che dobbiamo custodire”. (A.G.)








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