2015-10-14 12:54:00

Papa: economia locale risposta a globalizzazione crudele


“Lo sviluppo economico locale sembra essere la risposta più adeguata alle sfide che ci presenta un’economia globalizzata e spesso crudele nei suoi risultati”: è quanto scrive il Papa in una lettera a Piero Fassino, sindaco di Torino, dove  dal 13 al 16 ottobre si svolge il Forum Mondiale sullo Sviluppo Locale. Il servizio di Sergio Centofanti:

Il Forum di Torino – scrive Papa Francesco – “molto opportunamente” intende riflettere “sulle potenzialità dello sviluppo economico locale, quale motore di una visione differente dell’economia”. Si tratta di un incontro “importante per promuovere l’attuazione dell’Agenda 2030, l’inclusione, la difesa dell’ambiente ed uno sviluppo umano integrale”.

“L’attuazione effettiva dell’Agenda 2030 – afferma il Pontefice - è urgente e indispensabile. Le decisioni adottate dalla Comunità internazionale sono importanti, ma comportano sempre la tentazione di cadere in un nominalismo declamatorio con effetto tranquillizzante sulle coscienze”.  Inoltre, “aldilà di piani e programmi, ci sono donne e uomini concreti, uguali ai governanti, che vivono, lottano e soffrono, e che devono essere protagonisti del proprio destino. Lo sviluppo umano integrale e il pieno esercizio della dignità umana non possono essere imposti. Vanno costruiti e realizzati da ciascuno, da ciascuna famiglia, in comunione con gli altri esseri umani e in una giusta relazione con gli ambiti nei quali si sviluppa la socialità umana – amici, comunità, villaggi e comuni, scuole, imprese e sindacati, province, nazioni”.

“In quest’ottica” – ha sottolineato – “lo sviluppo economico locale sembra essere la risposta più adeguata alle sfide che ci presenta un’economia globalizzata e spesso crudele nei suoi risultati”. Il Papa ricorda di aver segnalato all’Onu che “la misura e l’indicatore più semplice e adeguato dell’adempimento della nuova Agenda per lo sviluppo sarà l’accesso effettivo, pratico e immeditato, per tutti, ai beni materiali e spirituali indispensabili: abitazione propria, lavoro dignitoso e debitamente remunerato, alimentazione adeguata e acqua potabile; libertà religiosa e, più in generale, libertà di spirito ed educazione”. Quindi, ha aggiunto:  “L’unico modo di ottenere veramente e in modo permanente questi obiettivi è lavorare a livello locale. Nei miei incontri con i movimenti popolari e con le cooperative italiane ho ricordato e sviluppato queste idee, che si possono riassumere in due assiomi: ‘il piccolo è bello’, ‘il piccolo è efficace’”.

“Le ricorrenti crisi mondiali – ha spiegato - hanno dimostrato come le decisioni economiche che, in genere, cercano di promuovere il progresso di tutti tramite la generazione di nuovi consumi e il permanente incremento del profitto siano insostenibili per lo stesso andamento dell’economia globale. Si deve anche aggiungere che esse sono di per sé immorali, dal momento che lasciano al margine ogni domanda su ciò che è giusto e ciò che davvero serve al bene comune. Le discussioni politiche ed economiche pubbliche e private devono invece interrogarsi su come integrare i criteri etici nei sistemi e nelle decisioni”.

Il papa conclude: “L’accento fondamentale sul locale, come vogliono i Forum di Sviluppo Locale, sembra essere una delle strade maestre per un vero discernimento etico e per la creazione di economie e di imprese veramente libere: libere dalle ideologie, libere da manipolazioni politiche, e soprattutto libere dalla legge del profitto ad ogni costo e della perpetua espansione degli affari, per essere veramente al servizio di tutti e reintegrare gli esclusi nella vita sociale”.








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