Ancora una giornata di scontri in Medio oriente: cinque palestinesi sono stati
uccisi dai soldati israeliani al confine con Gaza, una vittima anche in Cisgiordania.
Il leader di Hamas nella striscia incita a una nuova intifada per liberare Gerusalemme.
La cronaca nel servizio di Elvira Ragosta:
In Medio oriente la tensione sale, come il bilancio delle vittime, in continuo aggiornamento.
Sarebbero cinque i palestinesi, tutti ventenni, uccisi dai soldati israeliani nel
corso di scontri, al confine con la striscia di Gaza, che hanno provocato anche una
trentina di feriti. Scontri anche ad Hebron, in Cisgiordania, dove c’è stata un’altra
vittima palestinese, e a Gerusalemme est. Ad agitare le acque in campo palestinese
è stato oggi il leader di Hamas a Gaza, Ismail Haniyeh, che ha fatto appello a "un
rafforzamento dell'Intifada". Secondo quanto riportano le fonti locali, intervenendo
alla preghiera del venerdì nella moschea di Gaza City, Haniey ha detto "Gaza si unirà
all'Intifada per Gerusalemme". Intanto, continua anche l’intifada dei coltelli: in
un quartiere ebraico di Gerusalemme, un ragazzo israeliano di 14 anni è stato accoltellato
e un agente della Guardia forestale è stato ferito in una colonia, nei pressi di Hebron.
Mentre è stato un israeliano, questa mattina, ad accoltellare 4 arabi- tre operai
edili palestinesi e un dipendente municipale beduino- a Dimona, episodio condannato
dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
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