2015-10-07 13:34:00

Terre des Hommes. Violenze su bimbe nel Rapporto "Indifesa"


Nel mondo sono 70 milioni le ragazze vittime di stupri e abusi. Alla vigilia della Giornata Mondiale delle Bambine dell’11 ottobre, “Terre des Hommes” ha presentato oggi a Roma, alla Camera, il Dossier della Campagna “Indifesa”, per accendere i riflettori sui diritti negati a milioni di bambine in Italia e nel mondo. Il servizio è di Alessandro Filippelli:

Sembra una crescita inarrestabile: secondo il Rapporto di “Terre des Hommes”, i minori vittime di reato, in Italia, nell’ultimo anno ha raggiunto una cifra pari a 5.356 casi, il 60% dei quali sono bambine e ragazze. Preoccupa anche l’aumento delle vittime di pornografia minorile: nel decennio 2004-2014 sono cresciute del 569,4%. I maltrattamenti in famiglia, poi, sono il reato con il maggior numero di vittime: solo nel 2014 sono 1.479 i casi registrati. L’unico dato in calo è quello della prostituzione minorile, che passa da 89 a 73 vittime. Raffaele Salinari, presidente della Federazione internazionale di “Terre des Hommes”:

“Purtroppo, sono dati in crescita e questo ci fa riflettere sul livello di violenza palese, ma anche nascosta, che c’è nei confronti delle bambini e dei bambini, non soltanto in Italia ma in tutto il mondo. Bisogna anche dire che sono dati in crescita perché, appunto, se ne parla di più e questo vuol dire che i dati sono più evidenti e che c’è anche una maggiore consapevolezza. Noi ci siamo occupati di qualcosa che apparentemente sembra una nicchia in Italia, ma in realtà è molto importante. Abbiamo stretto relazioni molto interessanti con le università, in particolare con i medici, con le Facoltà di medicina, per sensibilizzare i medici di famiglia, ma anche i medici di pronto soccorso, i pediatri, proprio sulla scoperta dei segni di violenza nei confronti delle bambine e dei bambini. Può sembrare una cosa incredibile, ma spesso i medici stessi non si accorgono di questi fenomeni e quindi la cosa non viene denunciata. In Italia, attraverso “Terre des Hommes”, oggi le Facoltà di medicina – a cominciare da quella di Milano – hanno introdotto dei veri e propri corsi. Quindi, noi stiamo investendo sulla formazione proprio del personale medico e paramedico per capire, prevenire e cercare quindi di curare tutto quello che è legato alla violenza nei confronti dei bambini”.

Il panorama internazionale non offre uno scenario incoraggiante a causa dell’inasprirsi dei conflitti, con conseguenze dirette sulla condizione di bambine e ragazze: dalle yazide, rese schiave sessuali dall’Is, alle bambine kamikaze di Boko Haram. Federica Giannotta, responsabile dei Programmi Italia di “Terre des Hommes”:

“I progetti che abbiamo in diverse parti del mondo sono finalizzati proprio a contrastare diverse di queste forme di violenza che noi raccontiamo nel dossier. Parlo per esempio delle bimbe schiave domestiche – noi lavoriamo in Perù – delle mamme-bambine, fenomeno purtroppo molto diffuso in Costa d’Avorio… Noi abbiamo progetti in questo senso. Quindi, diciamo che accanto al nostro impegno concreto sul terreno noi vogliamo, con questo dossier, compiere una sensibilizzazione importante rivolta alle istituzioni. Il quadro, è vero, rimane drammatico per certi versi, perché i dati lo confermano: parliamo di 117 milioni di bimbe che nella sola Asia non nascono, di 31 milioni di bimbe che non accedono ancora al circuito scolastico e di dati della Polizia italiana che ci raccontano di un fenomeno, quello della violenza sui bambini, che va aumentando. Però, va anche detto che nell’ultimo decennio per quanto riguarda il contrasto della violenza molto è stato fatto a livello mondiale. Per esempio, sappiamo che l’accesso all’istruzione delle bimbe è aumentato: nell’ultimo decennio: sono passate da 92 a 97 le bimbe che, ogni 100 maschietti, possono accedere alla scuola primaria. Così come le mutilazioni genitali femminili restano un problema: 125 milioni di donne ne sono vittime. Però, è anche vero che quasi nella metà dei Paesi in cui era permesso praticare questo tipo di “reato” di fatto oggi, in 25 di questi Paesi, c’è una legge che ufficialmente vieta le mutilazioni genitali femminili. Ricordiamo anche che quest’anno le Nazioni Unite hanno dichiarato illegale la pratica dei matrimoni precoci … Quindi, tanti passi importanti si stanno facendo”.

Infine, secondo l’ultima indagine Istat, sono oltre 6 milioni le donne che hanno subìto, nel corso della propria vita, almeno una forma di violenza sessuale: pari al 31,5% di delle donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni. Non tutte le violenze vengono denunciate, né le vittime vengono sempre assistite in modo adeguato. Queste sono esperienze che lasciano una traccia indelebile.








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