2015-10-03 14:09:00

Sinodo. I coniugi Miano: famiglie sempre più protagoniste


Pina De Simone e Franco Miano sono l'unica tra le 18 coppie di sposi presenti ai lavori del Sinodo a parteciparvi in qualità di 'esperti'. Lei insegna Filosofia della Religione alla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, lui, è stato a lungo presidente Nazionale dell'Azione Cattolica, e ora è docente di Filosofia Morale all'Università Tor Vergata di Roma. Sposati da 26 anni, hanno due figli. Hanno già partecipato alla sessione precedente del Sinodo. Antonella Palermo ha chiesto loro come si siano preparati:

D. – Pina …

R. - Con grande emozione. Il tempo tra i due Sinodi è stato un tempo molto ricco di incontri, persone, esperienze, storie… C’è stata la possibilità di continuare questa riflessione che era stata avviata in un coinvolgimento molto ampio di tutto il popolo di Dio e questo è probabilmente uno degli elementi più significativi anche di questo Sinodo sulla famiglia.

D. - E quali istanze principali da parte delle famiglie che avete avuto modo in questo periodo di incontrare sono maggiormente emerse?

R.  – Direi che l’istanza fondamentale è quella di un ascolto della vita, della vita nella sua concretezza, nella sua densità, della vita che è fatta sicuramente di tensioni, di contraddizioni, ma è fatta di  anche un’enorme ricchezza che ha bisogno di essere aiutata  ad emergere.

D. – Franco, le aspettative per queste settimane dense di riflessioni e di confronto sul tema della famiglia…

R.  – L’aspettativa fondamentale che è nel cuore delle persone è quella di una Chiesa che sappia continuare ad annunciare ed annunciare con più forza in questo tempo la bellezza dell’essere famiglia oggi. E’ un’aspettativa di bene, di amore. La famiglia poi è questo, vuole essere questo. Poi ci sono tante aspettative indotte, in cui si insiste su questo o quell’aspetto che - per quanto importantissimi – sono però aspetti secondi, perché intorno alla famiglia ci sono le questioni più importanti della vita. Vorrei tanto non turbassero invece quello che è il grande bene: la Chiesa è appassionata dell’umanità e a quest’umanità e a queste famiglie di oggi vuole portare l’annuncio di un Vangelo che è amore.

D. – Pina …

R. – La pastorale deve essere ripensata a misura di famiglia. La sottolineatura che è emersa con forza già nel Sinodo straordinario e che sicuramente si riproporrà è che la Chiesa deve far sentire la sua vicinanza alla vita delle persone, aiutare le persone a sentire che la loro vita si svolge sotto lo sguardo del Signore. Non è lontana dall’amore del Signore, ma anzi è attraversata da questo amore. Da questo sicuramente può venire fuori una capacità di creatività e credo che anche a partire da qui si possano poi pensare vie per affrontare questioni che sembrano così drammaticamente premere e che sono questioni molto delicate, tra l’altro.

D. – A quali si riferisce?

R. – Pensiamo per esempio a tutto il discorso dell’indissolubilità del matrimonio che non viene minimamente messa in discussione ma che viene riannunciata in un tempo in cui si avverte una fragilità dei legami e quindi si fa fatica a pensare al per sempre, si ha paura del per sempre.

D. – Le cosiddette famiglie ferite chiedono un accompagnamento, una prossimità da parte della Chiesa…

R.  – Sì, questo accompagnamento e questa prossimità devono essere costanti nella vita della Chiesa, per tutte le famiglie.

D. – Secondo voi nell’ambito della pastorale famigliare si dovrebbe intensificare quell’opera di educazione all’affettività?

R. – Sì, sicuramente. Questo è fondamentale, così come si dovrebbe recuperare il senso del matrimonio, della famiglia come vocazione, legata ad una scelta che richiede un discernimento e che va compiuta nella fede.

D. – Franco, c’è un adeguato coinvolgimento delle famiglie, quindi dei laici in questo senso?

R. – Un adeguato coinvolgimento c’è ma diciamo che deve ancora crescere. Ci sono buone premesse, però, sempre più le famiglie stesse dovrebbero essere protagoniste soggetto dell’evangelizzazione e non semplicemente l’oggetto di cura e di attenzione da parte della Chiesa.








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