“Un esempio per alimentare gli ideali della famiglia cristiana e della misericordia di Dio, attraverso la testimonianza dei credenti”: così la Conferenza episcopale spagnola (Cee) definisce la religiosa Maria dell’Immacolata Concezione, superiora generale della Congregazione delle Sorelle della Compagnia della Croce, che Papa Francesco canonizzerà il prossimo 18 ottobre. Un evento significativo, sottolinea la Cee, considerato che la futura Santa salirà agli onori degli altri durante il Sinodo ordinario sulla famiglia, in programma dal 4 al 25 ottobre, e alla vigilia del Giubileo straordinario della misericordia, che si aprirà l’8 dicembre.
Portava il sorriso nella casa dei poveri
In un messaggio diffuso al termine della 236.ma riunione
della Commissione permanente, svoltasi a Madrid il 29 e 30 settembre, i presuli iberici
scrivono: “Madre Maria dell'Immacolata ha molto da dire ai cristiani di oggi: è stata
una vera samaritana nell’accostarsi agli indigenti, vedendo in essi il volto di Cristo
sulla terra”. “Davanti ai poveri – continua la Chiesa di Madrid – la futura Santa
non avanzava critiche o valutazioni, ma si poneva semplicemente al servizio di ciò
che era realmente necessario, come il portare un sorriso nella casa di un povero”.
Esempio di esercizio delle opere di misericordia
I vescovi iberici ne ricordano, quindi, la “gioia
evangelica, la fedeltà alla preghiera, l'amore per l'Eucaristia e gli altri Sacramenti
della Chiesa, la devozione filiale alla Vergine, e l'esercizio delle opere di misericordia”
nei confronti dei bisognosi, degli ammalati e degli indigenti, perché, come recitava
il suo motto, “I poveri sono i nostri signori”.
Sarà canonizzata insieme ai coniugi Martin ed al sacerdote Vincenzo Grossi
Nata a Madrid il 20 febbraio 1926, María Isabel Salvat
y Romero cresce in una famiglia abbiente dell’alta borghesia. Terzogenita di otto
figli, riceve un’educazione di qualità. Nel 1944, a 18 anni, decide di entrare nella
Compañía de las Hermanas de la Cruz, fondata a Siviglia da Sant’Angela della Croce.
È un istituto esemplare per la sua povertà. Nel Capitolo generale del 1977 viene eletta
madre generale, incarico che ricopre per quasi 22 anni, con ben tre rielezioni: nel
1983, nel 1989 e nel 1995. Colpita da un tumore ai polmoni e al fegato, muore a Siviglia
il 31 ottobre 1998, a 72 anni. Beatificata a Siviglia il 18 settembre 2010 dal cardinale
Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, in qualità di Legato
pontificio dell’allora Papa Benedetto XVI, sarà canonizzata insieme ai coniugi Luigi
e Zelia Martin, genitori di Santa Teresa di Lisieux, e a don Vincenzo Grossi, sacerdote
diocesano, fondatore dell’Istituto delle Figlie dell’Oratorio. (I.P.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |