Riforma del Senato ancora in primo piano nella pagina politica italiana. Dopo l'approvazione ieri dell'articolo 1 del ddl Boschi riguardante le nuove funzioni, oggi in un clima ancora rovente esame e votazioni sull'articolo 2, uno dei più delicati perché riguarda l'elettività dei futuri senatori. Servizio di Giampiero Guadagni:
Primi campanelli d'allarme per la maggioranza, che nelle votazioni sull'articolo 2
rischia in più di un'occasione e va sotto su un emendamento all'articolo 2 -comunque
bocciato- presentato dai Conservatori e riformisti di Fitto. La maggioranza ha invece
tenuto bene contro l'emendamento soppressivo dell'articolo 2, punto cardine dell'intera
riforma. Il governo ha dato parere favorevole solo all'emendamento presentato da Anna
Finocchiaro che contiene la mediazione tra maggioranza e minoranza del Pd sull'elezione
dei nuovi senatori, il tema di maggiore frizione. Ma la battaglia in aula resta rovente.
Seduta sospesa in serata, per la protesta delle donne contro i verdiniani per un gesto
osceno del senatore Barani rivolto ad una parlamentare del Movimento 5Stelle. Nel
merito del dibattito, opposizioni sul piede di guerra perché delle sei votazioni a
scrutinio segreto annunciate, se ne farà in realtà una sola sulla tutela delle minoranza
linguistiche. Da parte sua il gruppo dirigente di Forza Italia ha confermato l'opposizione
al ddl Boschi, anche se viene lasciata aperta la possibilità di non partecipare solo
al voto finale. Voto fissato al 13 ottobre.
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