2015-10-01 09:00:00

Bagnasco: stop mattanza cristiani. Ricostruire società umana


Le migrazioni, le persecuzioni dei cristiani, le minacce che pesano sulla famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e una donna, l’educazione ai diritti e ai doveri nella vita, la crisi economica e la mancanza di lavoro: questi i temi salienti affrontati dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, aprendo ieri pomeriggio a Firenze i lavori del Consiglio permanente dei vescovi italiani. Per il porporato, la sfida è quella di ricostruire una società più umana. Il servizio di Roberta Gisotti:

Parole lucide e severe quelle del cardinale Bagnasco nel delineare le vie d’impegno per la Chiesa italiana, in vista dell’Anno della Misericordia:

“Il nostro mondo rimane spesso avvinto dentro logiche individualistiche e fatica a scrollarsi quell’egoismo che, se apparentemente rende più forti, in realtà riveste di vulnerabilità ogni iniziativa, segnata da scarsa progettualità, dal perseguimento di interessi di parte, dall’oblio delle generazioni future e della sostenibilità del sistema”.

In aiuto ai migranti servono “risorse ingenti, tempi lunghi e volontà politiche certe”. Nessuno può rimproverare l’Italia che è stata “in prima linea sulle coste” per salvare vite “a differenza di altri”. Dunque sono tre i fronti da aprire sull’oggi, il domani e sui Paesi di provenienza. “A chi ha fame bisogna, innanzitutto, dar da mangiare”; poi offrire “un futuro di dignità”, condividendo “lingua, lavoro e casa”, perché “non si può vivere in eterno da assistiti; quindi favorire in concreto lo sviluppo dei Paesi d’origine, perché “nessuno sia costretto a fuggire da guerra, persecuzione e miseria”:

“La sfida è grande ma ineludibile: chi credesse di porvi rimedio attraverso improbabili scorciatoie, sbaglierebbe sul piano etico e sarebbe miope su quello politico”.

In gioco la coscienza individuale, il ruolo degli Stati, dell’Europa e dell’Onu. Ma “chi sono i grandi burattinai che decidono le sorti dei poveri e dei deboli” per incrementare il proprio lucro e potere, si è chiesto il porporato denunciando le “persecuzioni sanguinarie” religiose o etniche che colpiscono soprattutto i cristiani:

“La mattanza continua, programmata e feroce sia in Terra Santa che in altri Paesi del Medio Oriente e del Continente africano: sembra che qualcuno abbia deciso di sradicare i cristiani per bonificare il territorio!".

E ancora gli altri interrogativi inquietanti del card. Bagnasco:

“Chi procura armi per alimentare i molti conflitti? Chi compera petrolio da chi taglia le gole o affama o violenta senza pietà? Chi vuole la destabilizzazione sistematica di intere aree servendosi di ogni pretesto, religioso, politico, culturale? Chi soffia sul fuoco della confusione, della paura, del fanatismo, dell’ignoranza, e manipola gruppi, etnie, popoli?".

Quindi ha denunciato, il porporato, le pressioni pesanti e insistenti sulla famiglia, fondata sul matrimonio di un uomo ed una donna: 

“Non si vede perché realtà diverse di convivenza debbano essere trattate nello stesso modo”.

E ha puntato il dito contro la ‘teoria di gender':

“E' un progetto del pensiero unico che tende a colonizzare anche l’Europa e di cui spesso ha parlato Papa Francesco”.

“In diversi Paesi europei – ha ammonito – perfino certe aberrazioni come pedofilia, incesto, infanticidio, suicidio assistito” sono motivo di dibattito.

Ha messo in guardia il cardinale Bagnasco da “alcune teorie di persuasione delle masse” che riescono a far introdurre e poi legalizzare idee e pratiche ritenute al momento inaccettabili, anche ricorrendo a eufemismi:

“Consiste nel chiamare le cose peggiori con nomi meno brutali e respingenti per la sensibilità generale”.

Riguardo la violenza la corruzione la criminalità diffuse in Italia: “si raccoglie ciò che si semina”, ha biasimato:

“Le buone leggi sono necessarie e doverose, devono mirare al bene comune, non all’interesse di pochi; ma non bastano senza un’intensa, costante, vera opera educativa”.

Sulla crisi economica non si diffondano informazioni contradittorie, ha chiesto Bagnasco:

“Ciò non giova a restituire fiducia. E’ soprattutto l’economia reale che deve fornire dati certi e concreti".

Poi ancora il tema della natalità “prova più evidente e sicura di sviluppo”. Quando un Paese assicura casa e lavoro sufficiente e il suo sistema di valori è sano – ha ribadito il card. Bagnasco - ci si apre a nuove vite. Quindi il richiamo a rispondere ai bisogni urgenti “mettendo in campo volontari, risorse e servizi”. E qualche dato sull’assistenza offerta dalla Chiesa in Italia: 6 milioni i pasti assicurati ogni anno dalle mense, 15 mila i servizi rivolti a indigenti, mezzo milione le persone che ogni giorno portano le loro solitudini nei centri di ascolto. E la rassicurazione che le strutture ecclesiali con attività commerciali rispettano gli impegni di legge.








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