2015-09-30 08:17:00

Afghanistan: controffensiva delle truppe regolari a Kunduz


Si combatte duramente a Kunduz, città nel nord dell’Afghanistan, caduta ieri nelle mani dei talebani, che ora fronteggiano la controffensiva delle truppe governative, sostenute dagli aerei Usa. E sempre nel nord è morto un militare impegnato nella missione Nato, una morte che non sarebbe però da collegare alle violenze in atto. Servizio di Francesca Sabatinelli:

Dopo la caduta nelle mani dei talebani, Kunduz, quinta città afghana, è scossa da violenti combattimenti. L’esercito, supportato dai raid americani, sta cercando di riconquistarla e di fatto, finora, avrebbe impedito ai ribelli di prendere l’aeroporto. Negli attacchi aerei Usa sarebbero rimasti uccisi il governatore ombra talebano, il suo vice e numerosi altri miliziani. Sarebbe invece fuggito a Londra il governatore ufficiale, che al momento dell’attacco degli insorti si trovava in Tagikistan.

Washington starebbe pensando ora di dare una sterzata alla sua politica nel paese asiatico, e considerando l’eventualità di mantenere ancora qualche migliaio dei suoi soldati anche oltre il 2016. Decisione che si allontanerebbe dall’iniziale volontà del presidente Obama di lasciare solo un piccolo presidio di militari con base nell’ambasciata. La presa di Kunduz, città di trecentomila abitanti, segna la conquista di un capoluogo di provincia da 14 anni, da quanto il governo talebano è stato spodestato dalle forte internazionali, guidate dagli Stati Uniti, subito dopo gli attacchi delle Torri Gemelle.

 

 








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