2015-09-28 14:47:00

Mense scolastiche. Age: più controlli dalle famiglie


1,3 miliardi di euro l’anno spartiti tra solo 15 aziende per la gestione di 2000 pasti del servizio mense scolastiche. Sono cifre che fanno riflettere quelle che ruotano attorno all’ennesima inchiesta sulle frodi alimentari scoppiata nei giorni scorsi nel napoletano e che ha condotto a 17 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori e amministratori pubblici. Le persone coinvolte sono accusate di aver fatto parte, a vario titolo, di una presunta associazione per delinquere che in maniera irregolare, attraverso corruzione, frodi e la promessa di posti di lavoro, ha ottenuto appalti per la fornitura di pasti in scuole delle province di Napoli, Avellino e Salerno. Fabrizio Azzolini, presidente Age, Associazione italiana genitori, commenta al microfono di Francesca Di Folco, come vigilare sulla filiera che, dalla regolarità di contratti di appalto alla correttezza delle forniture alimentari e passando per la stagionalità dei prodotti, dovrebbe garantire la sicurezza del cibo che finisce sulle tavole delle mense scolastiche:

                                                        

R. - Noi genitori siamo sempre lasciati fuori dalla porta per quanto riguarda le mense nelle scuole. Chi decide sono il dirigente scolastico e il Comune, dove ad un certo punto si svolgono le gare per i Comuni o le Province, a seconda di chi è tenuto in quel momento a svolgere la gara. Bisognerebbe mettersi a ragionare con i ragazzi, con le famiglie, mentre vediamo che per quanto riguarda le mense ci è imposto un po’ tutto.

D. – Quali le misure a suo dire per contrastare il fenomeno delle mense con cibo avariato?

R. – Sarebbe opportuno che ci fosse uno sguardo attento delle famiglie, che il presidente di istituto o degli istituti dove di svolge la mensa andassero a vedere che cosa succede nelle mense. Le parla uno che ha fatto tutti i gradini degli organi collegiali e che nella mensa andava a vedere che cosa mangiavano e come si svolgeva lo “spiattamento” delle porzioni e così via. Dobbiamo, noi genitori per primi, riappropriarci del nostro ruolo.

D. – Avete chiesto anche la costituzione di commissioni per il controllo del servizio mensa…

R. – Senza commissioni dove ci siano i genitori presenti è logico che persone senza scrupoli, o che fanno tanto per guadagnare il più possibile, ad un certo punto siano disposti a tutto.

D. – Il controllo dei Comuni sulla trasparenza delle gare d’appalto deve essere una realtà imprescindibile. Com’è possibile vigilare su tutto questo?

R. – Vigilare vuol dire che chi ad un certo punto è preposto deve fare il proprio dovere. I sindaci sono la garanzia, ma hanno i loro dirigenti e i dirigenti devono verificare e vigilare sulle gare d’appalto. Il sindaco deve garantire come autorità costituita, sono i dirigenti però che devono svolgere il proprio ruolo in maniera ineccepibile, perché quando poi una gara d’appalto è al massimo ribasso, è logico che quell’ente, quel catering se vuole lavorare deve per forza soggiacere a determinati dettami. 








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