2015-09-27 14:00:00

Le famiglie a Philadelphia: Francesco ci darà nuova energia


Philadelphia è l'ultima tappa del viaggio del Papa negli Stati Uniti. La città statunitense ospita l'Incontro Mondiale delle Famiglie, evento nato da un'intuizione profetica di San Giovanni Paolo II 20 anni fa. All'Incontro prende parte anche Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazione Familiari, intervistato dal nostro inviato a Philadelphia, Massimiliano Menichetti:

R. - E’ sempre stato un grande appuntamento. L’idea che la Chiesa abbia dedicato un appuntamento di questo tipo alla famiglia è sempre stata anche una grande occasione di festa. Quindi è un convegno internazionale. In questi giorni ci sono seminari, incontri. Vedi veramente famiglie allegre, in festa, che sono venute qui con i bambini. Tra l’altro gli statunitensi hanno questa grande consapevolezza dell’evento storico che è quello dell’aver portato il Papa qui al Congresso ma anche proprio a Philadelphia, la culla dell’origine di questo Paese. Si respira un clima di grande convinzione, poco formale, molto amichevole.

D.  – Lei ha seguito vari interventi, che cosa la colpisce?

R. – Due o tre parole qualificano quello che viene discusso in questi giorni in queste sale. La prima è la parola “gioia”. La parola gioia è stata messa nel titolo della prima relazione e nel testo dell’ultima relazione, come a dire che la famiglia è una buona notizia. Vivere la famiglia porta la felicità delle persone. Molto forte è l’identità cristiana, l’idea che il nostro compito è portare la fede. E la famiglia è il primo luogo di evangelizzazione. E questa è la seconda questione, cioè la famiglia qui è un soggetto, non è destinatario di cura pastorale. Ma è come se le famiglie fossero chiamate poi a essere Chiesa domestica e a evangelizzare. E anche questo rende molto protagoniste le famiglie.

D. - Il Papa con la Messa di domenica, chiuderà l’incontro mondiale delle famiglie: un incontro che è tutto proiettato al Sinodo perché solo 7 giorni dopo, la domenica successiva, si apre il Sinodo…

R.  – Sembrava che fosse un accavallamento di calendario, la vicinanza di questi due appuntamenti. Invece, siamo certi che tutti i cardinali che saranno al Sinodo e che passano da qui porteranno la voce della famiglie. Porteranno nel cuore questo spettacolo di una famiglia in azione, di una famiglia che spera, di una famiglia che crede nel Vangelo e lo porta nel mondo.

Come dunque stanno vivendo questa attesa per Papa Francesco, le famiglie riunite a Philadelphia? Il nostro inviato negli Stati Uniti, Massimiliano Menichetti ha raccolto alcune tetsimonianze:

R. - He is the true bridge builder…
Lui è un vero costruttore di ponti. E penso che sia una delle cose più importanti per la Chiesa cattolica oggi che Papa Francesco sia qui, come anche che abbia compiuto tutti gli altri viaggi. C’è una nuova energia e posso dire che sia i cattolici che i non cattolici sono molto emozionati.

R. – Questo evento qui in America è un evento spettacolare. Ne abbiamo bisogno, perché fa bene alla Chiesa.

R. – I think Pope Francis is a rockstar…
Penso che Papa Francesco sia una rockstar! E’ quello di cui abbiamo bisogno. E' davvero ciò di cui abbiamo bisogno. Il suo messaggio è dinamico. I nostri parroci qui, negli Stati Uniti, devono seguire il suo esempio e non avere paura di predicare il Vangelo, di andare contro il senso comune per trasmettere il Vangelo.








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