2015-09-26 15:24:00

I Cammini del Lazio: i percorsi di fede verso la Porta Santa


Perfezionare, migliorare, e mettere a sistema gli antichi percorsi che rientrano negli itinerari religiosi e di pellegrinaggio, come la Via Francigena e i Cammini di Benedetto e Francesco. Gran parte di questi si trovano nel territorio laziale, e oggi la Regione Lazio ha presentato la sua nuova rete di “Cammini”, fruibili a chiunque voglia intraprendere il proprio percorso verso la Porta Santa, in occasione del Giubileo della Misericordia, ormai alle porte. La Via Francigena si congiungerà con una serie di cammini che attraverseranno il centro di Roma per arrivare a San Pietro, come sono organizzati? Luca Collodi lo ha chiesto a don Giovanni Biallo, responsabile “Cammini” dell’Opera Romana Pellegrinaggi:

R.  – Riprendiamo ciò che nella città di Roma per secoli si è vissuto, i percorsi classici: quello del pellegrino per arrivare fino alla tomba di Pietro, in questa occasione fino alla Porta Santa di San Pietro e delle altre Basiliche; la via dei Papa, vie tradizionali percorse dai Papi nella direzione San Giovanni in Laterano-San Pietro, sono percorsi in cui si trovano luoghi particolarmente significativi, sia per quanto riguarda la storia dei Giubilei nel corso dei secoli, sia per quanto riguarda le opere di misericordia che costituiscono, per esempio, l’accoglienza vera e propria dei pellegrini nel corso dei secoli, la cura degli ammalati, dei bambini, l’educazione, pensiamo a San Filippo Neri o San Camillo de Lellis, insomma, grandi santi della storia della Chiesa che, proprio in quelle strade, nelle strade del centro storico di Roma, hanno vissuto la loro bellissima esperienza dell’amore di Dio.

D. – Ripercorriamo idealmente il cammino dei pellegrini e la via dei Papi: da dove partono e dove ci porteranno?

R.  – Partiamo dalle basiliche, tra l’altro c’è anche una via mariana che abbiamo aggiunto, che parte dalla basilica di Santa Maria maggiore. Il cammino dei pellegrini e dei Papi parte da San Giovanni in Laterano, tutte arrivano a San Pietro. A San Pietro ci sarà naturalmente la possibilità di passare attraverso la Porta Santa. San Giovanni in Laterano significa poi percorrere la Via dei Santi Quattro, arrivare ai Fori, arrivare fino al Campidoglio, e lì c’è l’Ara Coeli, c’è il Carcere Mamertino, luoghi particolarmente significativi nella storia della nostra Chiesa. E poi da lì incominciare a percorrere quelle piccole strade della parte più storica di Roma, la via dei pellegrini passerà per via Giulia. Su ogni via giubilare, in questi cammini giubilari, ci sarà il passaggio attraverso una Chiesa giubilare: San Giovanni dei fiorentini, Chiesa Nuova, quindi Santa Maria in Vallicella, e San Salvatore in Lauro. Lì ci sarà la possibilità delle confessioni in tutte le lingue, la possibilità di una preghiera un po’ più prolungata, anche qui in più lingue, e da lì poi l’ultimo tratto per arrivare a Castel Sant’Angelo e imboccare la strada, il percorso, per arrivare alla Porta Santa di San Pietro.

D. – Questi cammini saranno operativi già dall’8 dicembre, dai primi momenti dell’apertura della Porta Santa?

R. – Certamente, noi stiamo lavorando già da qualche mese proprio per arrivare preparati per l’inizio dell’Anno giubilare. Vorrei aggiungere che i sono cammini da praticare a piedi, ma con un significato profondo anche dal punto di vista spirituale perché, nel percorso che ognuno sceglierà - quello dei Papi, dei pellegrini, o la via mariana - ci saranno dei punti, dei momenti, delle chiese particolari, in cui noi inviteremo a meditare sulle opere di misericordia, le sette spirituali e le sette corporali, in modo da arrivare preparati - possiamo dire quasi con un esame di coscienza fatto nella vita di ciascuno di noi, su come viviamo la misericordia pienamente nella nostra esistenza -  e quindi passare la Porta Santa consapevoli del dono che riceviamo dall’amore di Dio.

D. – I numeri dei pellegrini che arrivano a Roma sono confermati nei dati che conosciamo, cioè diversi milioni?

R. – Ancora non lo sappiamo, le iscrizioni per la Porta Santa di San Pietro non sono ancora aperte. Certamente noi stiamo già ricevendo la richiesta di ospitalità da parte di diocesi d’Europa, di vari luoghi in tutto il mondo. Vedremo quante persone vorranno venire. Naturalmente ci prepariamo per accoglierne tante e speriamo che ne arrivino tante anche a Roma, anche se Papa Francesco ha avuto la sensibilità di dare la possibilità a ogni diocesi di vivere all’interno il proprio Giubileo decidendo, in alcuni luoghi come la cattedrale e i santuari mariani, la presenza della Porta Santa che i pellegrini di quella diocesi potranno visitare, passare, così da vivere pienamente il Giubileo.








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