“Un segno di speranza non solo per i colombiani ma per il mondo intero”: così segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc), il rev. Olav Fykse Tveit, saluta lo storico accordo raggiunto all’Avana tra Farc e Governo colombiano. Un accordo con il quale – si legge nella dichiarazione - le parti hanno deciso di “affrontare l’intera questione delle violazioni dei diritti umani verificatesi durante il conflitto” e “di istituire una commissione per la verità, prevedere risarcimenti per le vittime e offrire l’amnistia a chi ha combattuto ma non a coloro che hanno commesso crimini di guerra”.
Il contributo della Chiesa colombiana
Tveit ha ricordato il contributo delle Chiese (in particolare di quella colombiana)
al processo di riconciliazione in corso, mentre la pastora Gloria Ulloa, presidente
del Consiglio delle Chiese dell’America Latina e i Caraibi, ha detto che l’accordo
è “una buona notizia per tutti coloro che hanno lavorato per la pace” e “afferma l’importanza
di implementare un modello di giustizia che consenta di costruire una pace duratura
ponendo come priorità i diritti delle vittime”. (L.Z.)
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