2015-09-23 07:42:00

Oggi a Bruxelles nuovo Consiglio europeo sull'immigrazione


I Paesi dell’Unione Europea devono accogliere la loro “equa quota” di rifugiati provenienti dalla Siria nel quadro di una soluzione di ampio respiro. Lo hanno ribadito in un colloquio telefonico il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il cancelliere tedesco Angela Merkel, a poche ore dal Consiglio europeo dei ministri degli interni che ha stabilito il ricollocamento di 120 mila profughi dall’Italia alla Grecia. Il servizio di Michele Raviart:

L’appello all’unità di Obama e della Merkel si scontra contro il no di Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania, che ieri a Bruxelles hanno rifiutato il piano di accoglienza dei migranti per quote proposto dalla Commissione. I ministri degli interni dell’Ue hanno deciso comunque a maggioranza qualificata – ed è la prima volta su questo tema –  sul ricollocamento di 120 mila profughi siriani. A beneficiarne saranno principalmente Italia e Grecia, che vedranno partire dal proprio territorio rispettivamente 15 mila e 50 mila richiedenti asilo. Fuori l’Ungheria, che con il suo rifiuto al piano, ha rinunciato all’espatrio di 54 mila migranti, che partiranno l’anno prossimo da Italia, Grecia o da altri Paesi che dovessero essere in emergenza. La decisione di ieri, che la Commissione specifica essere questa volta obbligatoria e “vincolante per tutti”, sarà discussa a livello di capi di Stato e di governo in un Consiglio europeo straordinario oggi a Bruxelles: l’obiettivo è anche quello di fermare il flusso verso l’Europa aiutando i Paesi confinanti della Siria, che ospitano ora 4 milioni di rifugiati.

 








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