In Pakistan è urgente promuovere la tolleranza e prevenire il settarismo. Il governo deve costituire una task force che metta in atto un piano strategico di azione per garantire la tolleranza religiosa. E’ quanto hanno chiesto, in una pubblica manifestazione, attivisti cristiani e musulmani di varie organizzazioni della società civile a Faisalabad, in occasione della Giornata internazionale per la pace, promossa dall’Onu. Come riferisce l'agenzia Fides, i manifestanti chiedono “una nuova normativa per sconfiggere il settarismo, che preveda azioni severe contro quanti etichettano gli altri come ‘infedeli’ o incitano ad uccidere in nome della religione”.
Condannato l'attacco terroristico a Peshawar
La manifestazione titolata “Pace e dignità per tutti” ha visto la partecipazione di
membri di diverse comunità ed è stata promossa da enti come “Associazione delle Donne
per la consapevolezza e la motivazione” (Awam), “Fondazione per la Pace e lo Sviluppo
Umano” (Phd Foundation), la rete “Pakistan Ngo Network” (Pnn),(Ldo), “Diritti di espressione,
riunione, associazione e pensiero” (Reat Network). I partecipanti hanno fortemente
condannato il recente attacco terroristico al campo dell’aeronautica militare a Peshawar,
ricordando che settarismo e terrorismo vanno mano nella mano. “Urge ogni sforzo possibile
per eliminarli dal Paese, trovando i finanziatori e punendo quanti istigano all'odio”.
Chiesto al governo di sconfiggere settarismo ed odio
In una nota ripresa dall'agenzia Fides, il direttore della “Fondazione per la Pace
e lo Sviluppo Umano”, Suneel Malik, afferma: “Bisogna mettere in campo iniziative
concrete per promuovere la diversità e l'inclusione, per combattere la polarizzazione,
l'odio e gli stereotipi, per migliorare comprensione e cooperazione tra persone di
culture e comunità differenti”, auspicando che il governo possa “tener fede all’impegno
di sconfiggere il settarismo e l’odio religioso”.
Combattere estremismo a partire dall'istruzione
Resta determinante l’istruzione: “Urge un programma più ampio per affrontare le cause
alla radice, per combattere l'estremismo, la disuguaglianza e la discriminazione a
partire dal settore dell'istruzione” ha ricordato Naseem Anthony dell’Ong Awam, invitando
il governo ad attuare il giudizio della Corte Suprema del Pakistan, emesso il 19 giugno
2014, in cui si invitava l’esecutivo a compiere passi concreti per garantire la tolleranza
religiosa e tutelare le minoranze religiose. (P.A.-S.M.)
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