2015-09-21 07:53:00

Grecia: Tsipras verso un governo con i nazionalisti di Anel


In Grecia è il partito dell’ex premier, Alexis Tsipras, a vincere le elezioni. Siryza ottiene il 35,5% dei voti e si avvia a doppiare l’alleanza con i nazionalisti di Anel. I conservatori di Nea Democratia restano all’opposizione. Flop per l’ex frangia estrema di Syriza, che ha corso sotto la sigla di Unità popolare e che non riesce a entrare in Parlamento, mentre i neonazisti di Alba Dorata conquistano 18 seggi, diventando il terzo partito. Secondo indiscrezioni, Tsipras potrebbe ricevere in mattinata l’incarico di formare il nuovo governo dal presidente della Repubblica, Prokopis Pavlopoulos, ed entro domani potrebbe giurare l’intera squadra di ministro. Elvira Ragosta:

"E' una grande vittoria del nostro popolo, che ci ha dato mandato di lottare dentro e fuori il nostro Paese”. Così Alexis Tsipras in piazza ad Atene saluta i suoi sostenitori e annuncia che questo secondo mandato durerà 4 anni. Ma per governare, Syriza ha bisogno di allearsi e lo farà, per la seconda volta, con Anel, il partito nazionalista dei greci indipendenti. Secondo gli analisti sarà un governo che piacerà alle istituzioni europee, ora che Syriza si presenta staccata dalla frangia estrema – che ha corso sotto la sigla di Unità popolare ma non ha superato lo sbarramento. Congratulazioni a Tsipras sono giunte dal presidente dell'Eurogruppo, Dijsselbloem, che su twitter si è detto impaziente di vedere un governo con un mandato forte per proseguire le riforme. Resta all’opposizione, con il 28% dei consensi, il partito conservatore di Nea Democratia, mentre c’è da sottolineare un aumento dei consensi per i neonazisti di Alba Dorata. Ma quali sono le principali sfide future del governo che uscirà fuori dalle elezioni e quali le conseguenze sociali della crisi economica e politica nel Paese?  Lo abbiamo chiesto al giornalista di Atene, Ioannis Chrysafis:

"La sfida principale - che ha anche una data, il 15 di ottobre - per il nuovo governo sarà affrontare un grande numero di decisioni legislative che riguardano il memorandum, che è stato anche la causa di queste elezioni: cioè, votare la diminuzione delle pensioni, le tasse anche agli agricoltori, decidere sui nuovi limiti di età per la pensione. Sono misure molto gravi per la popolazione." 

Ultimo dato, sul quale pesa forse il fatto che si è trattato della chiamata alle urne di quest’anno, è l’astensionismo: ha votato solo il 55% degli aventi diritto. 








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