2015-09-20 19:04:00

Migranti, naufragio nell'Egeo. Ungheria riapre valico con Serbia


Immigrazione. Dopo il naufragio della notte davanti l’isola di Lesbo con 26 morti accertati, un violento scontro tra un traghetto e un gommone, sempre nelle acque dell’Egeo, ha provocato la morte di 13 persone tra cui 4 bambini, e altre decine di dispersi. Intanto l’Ungheria ha riaperto il valico con la Serbia: in centinaia hanno preso d’assalto treni e bus diretti in Austria e Germania. Cecilia Seppia: 

Il bollettino delle vittime del mare sale senza sosta e ai naufragi di barconi fatiscenti si aggiungono gli incidenti improbabili come lo scontro avvenuto nelle acque dell’Egeo, tra un traghetto e un gommone partito dal porto turco di Canakkale, su cui viaggiavano in 46, che ha provocato altre decine tra vittime e dispersi. La guardia costiera greca ha invece recuperato il corpo di una bimba di 6 anni, forse annegata nella notte insieme ad altri 26 migranti al largo dell’Isola di Lesbo. Nonostante le condizioni meteo avverse il flusso di profughi sembra inarrestabile: in 6 mila sono arrivati in Italia nelle ultime 48 ore, lo stesso accade sul fronte terrestre. L’Ungheria ha infatti riaperto da poco il valico con la Serbia provocando veri e propri assalti ai treni diretti in Austria e Germania, ma ha di nuovo chiuso la frontiera con la Croazia che ha affermato di aver raggiunto un numero limite di profughi, 21 mila circa, aldilà del quale si corrono rischi per la sicurezza nazionale. In 2 mila sono riusciti invece ad attraversare il confine tra Serbia e Croazia, arrivando a Tovarnik dove l’esercito di Zagabria sta allestendo tende per 5mila persone. In Turchia ancora tensione tra profughi e polizia nell’accampamento di Edirne, mentre i 500 migranti accampati nella città da 5 giorni hanno deciso di lasciare la zona come chiesto dalle autorità.








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