“Vicini alle ansie e alle attese della gente, con un cuore capace di compassione”. Sono i consacrati, nelle parole che il Papa in un videomessaggio ha loro indirizzato in occasione dell’iniziativa "La vita consacrata in Piazza“ che si conclude oggi a Budapest. Un centinaio le comunità religiose che vi partecipano aprendosi all’incontro con i cittadini ungheresi, per far conoscere l’esperienza delle comunità dal di dentro. Le parole del Papa nel servizio di Gabriella Ceraso:
Consacrati come il Buon Samaritano
“Penso che il ‘volto’ più bello di un Paese e di una
città è quello dei discepoli del Signore che vivono lo stile del Buon Samaritano nel
quotidiano e si fanno prossimi alla carne e alle piaghe dei fratelli, in cui riconoscono
carne e piaghe di Gesù”. E’ l’invito alla carità con cui il Papa si rivolge ai consacrati
pronti a riunirsi a Budapest: li ringrazia del servizio al Vangelo, li conferma nella
certezza della presenza al loro fianco del Signore risorto e in pochi tratti indica
loro la meta:
“Nelle diverse forme della vita consacrata, vi penso vicini alle ansie e alle attese della gente; vi penso impegnati nei contesti in cui siete inseriti, con le loro difficoltà e i loro segni di speranza. Vi incoraggio a gioire con chi gioisce e a piangere con chi piange; a chiedere a Dio un cuore capace di compassione, per chinarvi sulle ferite del corpo e dello spirito e portare a tante persone la consolazione di Dio”
Carità piena di misericordia e testimonianza
gioiosa
La vostra testimonianza gioiosa e limpida sia, è l’incitamento conclusivo del Papa,
"profumo di Cristo e del Vangelo", soprattutto per i giovani.
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