2015-09-14 14:56:00

Cortile di Francesco ad Assisi. Card. Ravasi: mettere al centro l'umanità


Torna ad Assisi dal 23 al 27 settembre il “Cortile di Francesco: Umanità, Dialogo tra credenti e non credenti”, promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura. L’evento è stato presentato stamane nella Sala stampa vaticana dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del dicastero promotore, insieme a padre Enzo Fortunato del Sacro Convento di Assisi e al fotografo Oliviero Toscani, tra gli ospiti del Cortile. Cinque giorni di incontri con personalità della società civile, della politica e delle arti, in ascolto e dialogo tra loro. Una cinquantina gli appuntamenti in programma, 90 i relatori di fama internazionale, tra questi il sociologo polacco Bauman, l’architetto spagnolo Calatrava, il filosofo Cacciari, il direttore del Museo del Bardo a Tunisi Ben Moussa, il missionario Alex Zanotelli. Il servizio di Roberta Gisotti:

Il Cortile dei Gentili, già impiantato in tante città del mondo, approda per la seconda volta dopo il 2012, ad Assisi, dove diventa il Cortile di Francesco, l’uomo che non ha temuto di dialogare col sultano d’Egitto, ma anche con il lupo, di abbracciare il lebbroso, il diverso e di coinvolgere tutto il Creato. Al centro del dialogo tra credenti e non credenti sarà questa volta l’umanità intesa anzitutto come famiglia umana, ha spiegato il cardinale Gianfranco Ravasi:

“Tutti i membri di questa famiglia che occupa questo piccolo pianeta - 7 miliardi e 300 milioni di persone - sono loro i protagonisti, uomini e donne, con anche tutte le questioni che sollecita ormai l’antropologia contemporanea, con domande anche inedite rispetto al passato …”.

Ma anche umanità come approccio all’altro:

“Vuol dire carità, misericordia, compassione, comprensione, tenerezza, generosità. E questo è l’altro aspetto che diventa particolarmente significativo in questi giorni”.

Si discuterà nel Cortile di dignità umana, di politica - che ad Assisi sarà declinata soprattutto al femminile con la presenza di quattro ministre donne - e di economia:

“Noi vorremmo che proprio l’economia ritrovi ancora il suo vero senso originario, cioè di nomos dell’oikos del mondo, cioè la legge che regola la convivenza, e non soltanto la questione finanziaria, la questione dei mercati”.

E, poi si darà la parola alle arti …

“… che hanno il compito non di rappresentare la realtà, di raffigurare la realtà in sé, ma il senso della realtà, l’invisibile che è nel visibile. Quindi, scavare nella profondità, andare oltre la pelle, oltre il derma, andare oltre la superficie”.

Ed ancora la parola alla filosofia e alla teologia. Ha concluso il cardinale Ravasi con una frase dello statista tedesco del secolo scorso Konrad Adenauer, che racchiude lo spirito del Cortile:

“Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte”.

Uno spazio particolare avrà l’orizzonte dei bambini, con i quali dialogherà il maestro Olivero Toscani, che a sorpresa si è dichiarato credente, forse - ha detto - non con il linguaggio della Chiesa, ma sono credente:

“Monterò uno studio, fotograferò tutti quelli che saranno ad Assisi. E se passerà San Francesco, fotograferò anche lui! Non è detto che non ci sia … Comunque, forse riusciremo a fotografare lo spirito di San Francesco, spero.”








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