Si apre uno spiraglio in una possibile trattativa sull’articolo 2 delle riforme istituzionali. Renzi comunque si dice sicuro di avere i numeri al Senato. Giampiero Guadagni:
Le ultime critiche dall’opposizione Renzi le riceve dopo la decisione di volare a New York per la storica finale femminile tutta italiana degli Open di tennis degli Stati Uniti. Il premier ha saltato così l’inaugurazione a Bari della Fiera del Levante, dove certamente avrebbe ribadito quanto sottolineato nelle ultime ore in una serie di interviste. E cioè che l’Italia ha svoltato, come dimostrano la crescita di pil, occupazione e consumi. Il premier ribadisce poi la volontà di andare avanti sulla riforme de Senato. E indica il 25 ottobre come data per l’approvazione del testo a Palazzo Madama.
Non ci sarà bisogno di forzature, assicura il presidente del Consiglio. Pronto comunque alla mediazione sul nodo più intricato: l’articolo 2 del ddl Boschi che cancella l’eleggibilità diretta dei futuri senatori. E oggi il renziano Tonini apre alla proposta di Chiti, esponente della minoranza Pd, di eleggere in occasione delle regionali i consiglieri-senatori. Da parte sua il sottosegretario Lotti avverte: se sarà necessario ci rivolgeremo anche ad altre forze politiche. Ma Forza Italia ribadisce il proprio no. E se appare certo il sostegno del nuovo movimento di Verdini, che proprio per questo ha lasciato Berlusconi; potrebbero invece esserci alcuni voti contrari di Area popolare, il partito di Alfano alleato di governo.
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