2015-09-11 13:46:00

Venezuela: cresce protesta dopo condanna leader opposizione


In Venezuela, il leader dell’opposizione Leopoldo Lopez è stato condannato a 13 anni di carcere perché riconosciuto colpevole di aver fomentato le proteste contro il governo Maduro lo scorso anno. A darne l'annuncio è stato il movimento che fa capo a Lopez, Voluntad Popular. Il processo e l’imputazione sono stati giudicati arbitrari da diversi organismi internazionali e umanitari. Il politico sconterà la pena nel carcere militare di Ramo Verde, a Los Teques, dove è rinchiuso da un anno e mezzo. Sull’attuale situazione nel Paese, Marina Tomarro ha intervistato il giornalista Maurizio Stefanini esperto dell’area:

R. - Tredici anni di carcere; ci sono stati scontri tra chavisti e anti-chavisti che hanno provocato un morto. Il presidente Maduro si è appena detto pronto ad ospitare 20.000 rifugiati provenienti dalla Siria; nel contempo, però, ha espulso 20.000 colombiani dal Venezuela in modo abbastanza brutale, nel senso che oltre alle denunce di abusi, le case dove queste persone abitavano sono state distrutte. C’è un’escalation di tensione nelle relazioni con gli altri Paesi di confine, anche con la Guyana, Paese con il quale il Venezuela ha, storicamente, problemi di confine. Inoltre, le proiezioni di Fedecámaras - che è l’equivalente di Confindustria – parlano di una contrazione del Pil nel 2015 pari al 10% e di un tasso di inflazione dell’8,9% su base mensile: questo dato è talmente elevato che a un certo punto le copie delle banconote, ossia quelle falsificate, arriverebbero a valere di più delle banconote legali effettive. Quando l’ex sottosegretario del Ministero occidentale, Thomas Shannon, è venuto in Italia, ha confermato il fatto che il Venezuela si trova in una situazione abbastanza pericolosa e il fatto di rimettere in ordine la situazione rappresenterebbe un interesse comune. Questo è il contesto che fa da sfondo al voto di dicembre: i livelli di popolarità del presidente Maduro sono al minimo e l’ipotesi di massima è che il presidente stia addirittura cercando di forzare la situazione per arrivare ad un rinvio delle elezioni.

D. – Dal punto di vista economico, il Venezuela che ruolo ha nel Sud America?

R. – Il Venezuela è un Paese che ha una grossa rendita petrolifera, cosa che, al tempo di Chavez, gli ha permesso di avere una importante capacità di spesa. Ci sono molti Paesi che sono stati foraggiati dal Venezuela: il Paese ha il ruolo di “player”; grazie alla sua personalità, Chavez ha avuto il ruolo di leader e ha cercato di proiettare il Paese sulla scena internazionale, mentre il presidente attuale, Nicolás Maduro, non ha tutte queste capacità. Inoltre c’è il problema del crollo dei prezzi del petrolio, materia prima da cui il Paese dipende per il 96%: il Venezuela ha perso ora quasi completamente questa capacità di manovra. Maduro è più debole, anche se paradossalmente in questo momento risulta molto più sostenuto da altri governi di sinistra, anche moderati - in particolare quello del Brasile e Argentina – rispetto a quanto non lo fosse Chavez nei momenti di suo maggior fulgore. 








All the contents on this site are copyrighted ©.