2015-09-09 19:57:00

Juncker: Ue accetti quote immigrazione. Caos nei flussi, stop in Danimarca


“Manca l’Europa e manca l’Unione a questa Unione europea”. Con severità Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea, ha posto l’immigrazione al centro del suo discorso sullo stato dell’Unione, pronunciato stamani al Parlamento di Strasburgo. “Abbiamo bisogno di fatti”, ha detto, sollecitando gli Stati membri ad approvare quanto prima il piano di ricollocamento di 160 mila profughi. “I muri” - ha ammonito Juncker - “non fermeranno la massa di rifugiati”. Ed oggi è stato caos in Danimarca, per fronteggiare il flusso di migranti in arrivo dalla Germania. Il servizio di Roberta Gisotti

L’immigrazione è una “risorsa”, ha  sottolineato Juncker, “I numeri sono incredibili, secondo alcuni spaventosi”, ha aggiunto, ma non è il “momento di avere paura è il momento dell’umanità”. Il piano è di accogliere 160 mila rifugiati, 120 mila in più rispetto ai 40 mila proposti a maggio, da ripartirsi in quote obbligatorie tra gli Stati, da rispettare senza selezionare i profughi per la loro religione o le loro convinzioni”, come vuole il diritto umanitario. Il piano sarà supportato da 780 milioni di euro provenienti dal bilancio europeo. E, si è detto incoraggiato il presidente della Commissione Ue dalle reazioni al suo discorso da parte di alcuni governi che “a maggio - ha ricordato - erano meno entusiasti di adesso”. Forse il riferimento è alla Germania, che si è detta assolutamente in linea con Juncker. Cosi anche la Spagna e la Lituania. Da qui la speranza che i ministri dell’Interno dell’Ue trovino un accordo sulla proposta già nella riunione di lunedì 14 settembre.

Ma al di là delle intenzioni si mostra difficile gestire i flussi. La Danimarca ha bloccato i treni con la Germania, che a sua volta ha  ìfermato gli accessi nella regione di Baden-Wuettemberg, per eccessivo flusso. Copenaghen ha dichiarato che respingerà indietro chi rifiuterà la registrazione ed ha chiuso una superstrada al nord, dove un gruppo di migranti - fuggito dalla città di Padborg - era  diretto a piedi in Svezia. Altri profughi arrivati nell’isola di Lolland, sono stati presi a sassate da ignoti. E’ stata invece cacciata la cameraman, Petra Laszlo, di un emittente locale ungherese N1Tv, ripresa mentre scalciava tra un gruppo di profughi una ragazza e sgambettava un uomo con in braccio un bambino, durante un tafferuglio con la polizia.

 

 

 

 








All the contents on this site are copyrighted ©.