2015-09-08 15:25:00

L'eterna attesa somala


In Somalia si attende da lungo tempo la fine del periodo di transizione, ma afferma  Mario Raffaelli, presidente di Amref Health Africa Italia  e incaricato dall’Awepa, l’Associazione dei parlamentari europei per l'Africa, di aiutare il parlamento somalo a portare avanti il processo di revisione istituzionale,“il condizionale è d’obbligo, in quanto, come spesso accade in Somalia, i programmi non vengono rispettati”

Secondo quanto emerso nella Conferenza di Londra nel dicembre 2012 le tappe principali per la costruzione della nuova Somalia sono incentrate in  una nuova Costituzione di tipo federale, la nascita degli stati federali,  un censimento e un referendum sulla Costituzione per giungere, nel 2016, ad elezioni basate sul principio 'un uomo un voto'. Ma i tempi non potranno essere rispettati, anche per la situazione che si registra sul terreno".

La Comunità internazionale si trova così di fronte ora, secondo Raffaelli,  al dilemma tra un ennesimo  prolungamento del periodo di transizione e lo svolgersi di elezioni comunque, con l’obiettivo minimo che esse siano  almeno più rappresentative delle ultime svolte.

Intanto non si fermano le violenze perpetrate in particolare dalle milizie islamiche al-Shabaab,  che negli ultimi mesi hanno più volte sconfinato nei paesi limitrofi, in particolare il Kenya . Proprio dal Kenya è appena rientrato il fondatore di Amref Health Africa Italia, Tommy Simmons che ha seguito l’equipe dei Flying Doctors, i quali dal 1957 portano le loro cure nei villaggi più remoti con la loro piccola flotta di aerei leggeri

“I bisogni sono aumentati molto di più, spiega Simmon, “ma, a causa della crisi economica, abbiamo dovuto ridurre questo servizio.  In molti ospedali non riusciamo neppure più a garantire il minimo di visite. Si può dire che ai nostri Flying Doctors siano state tarpate le ali”.

Anche per questo Amref ha lanciato la campagna "Mettigli le Ali", a sostegno delle attività dei Flying Doctors nelle aree più remote dell'Africa sub sahariana, in particolare per portare soccorso a 500 bambini entro il 15 settembre, secondo il concetto che se il paziente non può andare in ospedale, è l'ospedale che deve andare dal paziente. 








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