2015-09-07 13:55:00

Migranti: Ue verso 60% dei profughi a Germania, Francia e Spagna


“Un approccio comune per condividere equamente le responsabilità” in materia di migrazione. Lo chiede l’Onu ai leader europei, lo ribadisce l’Alto rappresentante per la Politica estera comunitaria, Federica Mogherini. Eppure il Vecchio Continente non parla ancora con un’unica voce. Il servizio di Giada Aquilino:

L’Unione Europea chiederà a Germania, Francia e Spagna di accogliere circa il 60% dei 120 mila rifugiati da ricollocare: a Berlino 31 mila, a Parigi 24 mila, a Madrid quasi 15 mila. Lo anticipano fonti di Bruxelles proprio quando il premier ungherese Viktor Orban chiede a Vienna e Berlino di interrompere l’accoglienza, contrariamente a quanto deciso la scorsa settimana: “l'Europa – dice - deve chiudere le frontiere o rischia l'arrivo di milioni di migranti”.

Ma la linea tedesca appare ormai scritta: il governo ha fatto sapere che interverrà con un totale di 6 miliardi di euro a favore dei profughi che in questi giorni entrano nel Paese, mentre la cancelliera Angela Merkel ha ringraziato tutti coloro che si sono mobilitati in questo weekend per l'emergenza migranti, mostrando – ha sottolineato - “un'immagine” della Germania che “rende orgogliosi”. Apprezzamento per le posizioni tedesche da parte del premier italiano Matteo Renzi, che in un colloquio telefonico con la Merkel ha parlato di “un cambio di segno e di passo significativo” da parte dell’Europa. Alla stazione di Monaco in 48 ore sono intanto arrivate oltre ventimila persone provenienti dall’Ungheria, dove i migranti giunti negli ultimi tre giorni attraverso i Balcani sono più di 5 mila. Alcuni di essi sono stati condotti a Vienna da un gruppo di austriaci che, con un corteo di auto, sono andati a prenderli oltre confine.

In Spagna, nella notte, le forze anti-sommossa sono intervenute nel centro per stranieri di Zapadores, a Valencia, per reprimere la rivolta dei residenti, perlopiù nordafricani in attesa di espulsione.

Tafferugli tra polizia macedone e migranti si sono registrati nelle ultime ore al confine con la Grecia, quando circa 2 mila migranti in attesa nella località greca di Idomeni hanno cercato di entrare in massa in Macedonia.

A breve la Gran Bretagna annuncerà il piano di accoglienza per i siriani. Ma in mare si continua a morire, nonostante la fotografia del bimbo curdo riverso senza vita sulle rive turche abbia scioccato e scosso le coscienze: sono almeno una ventina le vittime del naufragio al largo delle coste libiche, riferito da alcuni dei 107 migranti salvati ieri dalla Guardia costiera italiana e sbarcati a Lampedusa.








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