2015-09-06 13:19:00

Migrazione. L'Europa mostra il suo volto solidale


L’Europa si riscopre solidale: circa ottomila sono complessivamente i migranti arrivati in treno dall’Austria a Monaco di Baviera, in Germania, mentre un migliaio di persone ha attraversato a piedi intorno all’alba il confine tra Ungheria e Austria, al valico di Nickelsdorf Burgenland, dove ad accoglierli c’era anche il cardinale Schönborn. “Il mare non sia un confine, ma un ponte tra un Paese e l’altro”, ha detto mons. Georg Gaenswein, prefetto della Casa Pontificia, nella celebrazione della Festa del Mare al Duomo di Ancona. Il servizio di Roberta Barbi:

C’è un punto oltre il quale non si può restare impermeabili all’orrore e non si accetta più che questo si ripeta, giorno dopo giorno. Per l’Europa il punto di non ritorno, la molla che ha fatto scattare la reazione di umana solidarietà è stata la foto del corpo di Aylan, il bimbo siriano di 3 anni arrivato morto sulla spiaggia di Bodrum, o forse la notizia di un altro bimbo, stavolta un neonato, che non ce l’ha fatta dopo essere sbarcato sull’isola di Agathonisi. L’inviato speciale delle Nazioni Unite per l’immigrazione, Peter Sutherland li definisce “Atti d’accusa verso la nostra classe politica”. E l’Europa finalmente smette di far finta di non vedere, nelle parole dell’Alto rappresentante per la Politica estera Mogherini che assicura: “Non ci sono Paesi che non saranno coinvolti” per far fronte a una crisi migratoria che secondo il Pentagono durerà almeno 20 anni. E così c’è la Germania che intraprende quella che la cancelliera Merkel chiama “una sfida nazionale”, commossa nel vedere le migliaia di migranti accalcati alla stazione di Budapest urlare “Germania! Germania!”. Ottomila ne sono arrivati in treno a Monaco, accolti da applausi, poi smistati in diverse città tedesche; quelli ancora fermi in Ungheria ricevono la solidarietà dei cittadini che offrono panini e vestiti, peluche ai bambini. Sono tremila in tutto, invece, coloro che hanno attraversato il confine per raggiungere l’Austria a Nickelsdorf e sono stati portati a Vienna da cui saranno redistribuiti. La Gran Bretagna ha confermato che non parteciperà al piano Ue di suddivisione degli arrivi, ma di profughi ne accoglierà 15mila, prelevati direttamente dai campi vicino ai confini con la Siria, mentre la Francia è scesa in piazza gridando “Svegliati Europa” e “Benvenuti immigrati”. E si moltiplicano le offerte di ospitalità private, come quella del primo ministro finlandese che ha messo a disposizione la propria casa di campagna per i profughi, ma iniziative di solidarietà stanno nascendo in parrocchie, aziende, singole famiglie: risposte a quella chiamata del Vangelo che ci chiede di essere prossimi dei più piccoli e abbandonati, come ci ha ricordato oggi Papa Francesco. 








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