“Padre Laval benedici la nostra famiglia”: con questa preghiera, nel cuore e sulle labbra, i fedeli delle Mauritius compiranno, martedì 8 settembre, il loro pellegrinaggio annuale alla tomba del Beato padre Giacomo Laval, evangelizzatore del Paese. Vissuto alla metà dell’800, padre Laval fu soprannominato “l’Apostolo dei neri” perché si dedicò alla cura ed alla predicazione della Parola di Dio tra la popolazione indigena delle Mauritius, che era stata appena liberata dalla schiavitù, ma abbandonata a se stessa. Oggi, le spoglie del Beato – il primo beatificato da Giovanni Paolo II nel 1979 - riposano a Saint-Croix, poco distante dalla capitale, Port-Louis.
La costruzione della società parte dalla valorizzazione della famiglia
Quest’anno, dunque, il pellegrinaggio è dedicato al
tema della famiglia, perché – si legge sul sito della diocesi di Port-Louis – “si
vuole dare voce ai cattolici che hanno ribadito il ruolo centrale della famiglia nella
trasmissione della vita e, di conseguenza, della fede e degli altri valori umani”.
Padre Laval, vedendo la società mauriziana marchiata dalla schiavitù, “incoraggiò
molti schiavi affrancati, che vivevano da concubini, a regolarizzare la loro situazione
matrimoniale”, consapevole del fatto che “la ricostruzione di una società basata sul
disprezzo e sulla violenza, passava necessariamente dalla valorizzazione e dal consolidamento
di relazioni umane rispettose e sane, nella vita familiare”.
Tutte le famiglie, anche quelle ferite, sono degne di essere benedette
L’invito della Chiesa delle Mauritius è, quindi, rivolto
a tutte le famiglie affinché partecipino al pellegrinaggio anche in preparazione al
14.mo Sinodo generale ordinario sul tema “La vocazione e la missione della famiglia
nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, in programma in Vaticano dal 4 al 25 ottobre
prossimi. “Tutte le famiglie mauriziane – si legge ancora sul sito – siano esse coppie
appena sposate o di lunga data, fragili o ferite, separate o divorziate, o anche famiglie
monoparentali, tutte sono degne di essere benedette”.
Appello per un pellegrinaggio “ecologico”
Al contempo, la diocesi di Port-Louis esorta i fedeli
a compiere “un pellegrinaggio ecologico”, tutelando l’ambiente, in un’ottica di “solidarietà
e rispetto reciproco”. Di qui, l’invito, ad esempio, a non gettare a terra bottiglie
o buste di plastica e a non portare con sé oggetti che danneggino il Creato, “nostra
casa comune”. Ad inaugurare il pellegrinaggio sarà, alle ore 18.00 dell’8 settembre,
una Santa Messa nella Cattedrale di Port-Louis. Subito dopo, partirà la processione
verso la tomba del Beato Laval. Alle 20.30, è prevista la Messa solenne conclusiva
presieduta da mons. Maurice Piat, vescovo della città. (I.P.)
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