2015-09-03 19:05:00

La Bce lascia invariati i tassi d'interesse. Draghi: ripresa più debole


La ripresa economica è più debole del previsto. A dirlo è il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo della Bce che ha deciso di lasciare invariati i tassi d'interesse nell'eurozona. Draghi annuncia un nuovo intervento della Bce, accolto con favore dalle Borse.  Servizio di Giampiero Guadagni 

La Bce rivede al ribasso le stime sul prodotto interno lordo nell'Eurozona. Mario Draghi spiega che la ripresa continuerà ma ad un ritmo più lento del previsto. E allora fa sapere che potrebbe essere utilizzato anche oltre il termine di settembre 2016 il Quantitative easing, vale a dire il piano di acquisto di titoli, misura straordinaria decisa dalla Banca centrale, nel gennaio scorso che ha lo scopo di rilanciare l'economia dell'Eurozona, facendo scendere il costo del debito degli stati e i tassi di interesse, rilanciando il mercato del credito e fermando al deflazione, cioè il calo dei prezzi al consumo che si registra da tempo nel Vecchio Continente. Uno strumento che, afferma Draghi, sta funzionando con effetti positivi anche sull'economia reale. A beneficiarne, aggiunge, i Paesi più sotto stress come  Spagna e Italia, dove il credito sta migliorando. Nella conferenza stampa a Francoforte, un passaggio anche sulla drammatica emergenza migranti. Detto che la questione è di competenza dei governi eletti, Draghi ha sottolineato: ogni europeo dovrebbe provare orrore per le tragiche perdite di vite che avvengono alla soglia di casa nostra.

 








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