2015-09-03 12:50:00

Il Papa incontra il presidente israeliano Rivlin: la sfida è la pace


E’ necessario promuovere “un clima di fiducia tra Israeliani e Palestinesi" e “riavviare i negoziati diretti per raggiungere un accordo rispettoso delle legittime aspirazioni dei due Popoli”. Lo afferma un comunicato della Sala Stampa vaticana sui contenuti dell’udienza del Papa al presidente di Israele Reuven Rivlin, questa mattina in Vaticano. Un incontro tutto incentrato sulla necessità di ricercare la pace in Medio Oriente. Il servizio di Alessandro Guarasci:

Un incontro atteso quello tra il Papa e il presidente di Israele Reuven Rivlin. La situazione politica e sociale del Medio Oriente è stata al centro dei colloqui, una situazione segnata da diversi conflitti, con particolare attenzione  ai “cristiani” e ad “altri gruppi minoritari”.  Di qui “l’importanza del dialogo interreligioso e la responsabilità dei leader religiosi nella promozione della riconciliazione e della pace”.

Il comunicato afferma dunque che nell’incontro è stata messa in luce “l’urgenza di promuovere un clima di fiducia tra Israeliani e Palestinesi” e di “riavviare i negoziati diretti per raggiungere un accordo rispettoso delle legittime aspirazioni dei due Popoli, come contributo fondamentale alla pace e alla stabilità della Regione”.

Ma si è parlato anche dei rapporti tra Stato d’Israele e Santa Sede, tra le autorità statali e le comunità cattoliche locali. In quest’ottica, è stata auspicata “una pronta conclusione dell’Accordo bilaterale in corso di elaborazione e una soluzione adeguata di alcune questioni di comune interesse tra cui la situazione delle scuole cristiane nel Paese”.

Al Papa Rivlin ha donato la riproduzione in basalto di una stele conservata al Museo di Gerusalemme, dove per la prima volta è citato il nome della dinastia di Davide fuori dalla Bibbia. Sotto l’oggetto, una targa con la trascrizione in latino del Salmo 122, verso 6: “Domandate pace per Gerusalemme”. Rivolgendosi al Papa, Rivlin ha messo un luce che si tratta di un oggetto che ricorda “le radici comuni tra Cristianesimo ed Ebraismo”.

Francesco ha regalato un medaglione di bronzo, diverso da quelli donati ad altri capi di Stato e di governo, diviso a metà, che riproduce una roccia spaccata in due parti in cui dalla fessura esce un ramo d’ulivo che le tiene unite. “C’è qualche divisione e la sfida è l’unione” ha sottolineato il Pontefice”. Intorno al medaglione la scritta: “Ricerca ciò che unisce, supera ciò che divide”. “E’ un consiglio” ha aggiunto il Papa.

Il presidente Rivlin ha parlato anche con il segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin, e il segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Gallagher.








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