2015-08-30 11:18:00

Vescovi maltesi invitano i giovani alla Giornata di preghiera per il Creato


“Essere buoni cristiani e cittadini responsabili sono due facce della stessa medaglia: se amate Gesù, amate l’ambiente”. Scrive così mons. Mario Grech, vescovo di Gozo e presidente della Conferenza episcopale maltese, in una lettera indirizzata ai giovani. La missiva del presule vuole essere un invito ad aderire numerosi alla Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, indetta da Papa Francesco per il prossimo 1.mo settembre.

Vergognoso sprecare il cibo
Nella sua lettera, scritta con uno stile diretto e colloquiale, adatto ai ragazzi, mons. Grech offre suggerimenti pratici ai più giovani, affinché apprendano sin da subito l’importanza di tutelare l’ambiente. Ad esempio, il presule ricorda di chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti; incoraggia l’uso della bicicletta al posto dell’automobile; esorta i ragazzi a passeggiare nel verde, invece di trascorrere troppo tempo davanti al computer. Un paragrafo a parte, poi, viene dedicato al problema  dello spreco del cibo: “È davvero vergognoso – scrive il vescovo di Gozo – buttare via il cibo sapendo che tante persone, nel resto del mondo, muoiono di fame”.

Incrementare raccolta differenziata dei rifiuti
Di qui, l’appello a quei giovani che, a scuola, buttano via la merenda preparata a casa per comprarne un’altra alla mensa: “Prima di tutto si tratta di una grave mancanza di rispetto nei confronti dei vostri genitori – spiega mons. Grech – ed in secondo luogo si tratta di un furto ai danni di coloro che difficilmente hanno qualcosa con cui  saziare la fame”. Quindi, il vescovo maltese si sofferma sull’importanza della raccolta differenziata dei rifiuti, incoraggiando i giovani ad essere da esempio per tutti e ricordando che “quando si buttano i rifiuti a terra, si manca di rispetto verso se stessi e verso la comunità”.

Cura dell’ambiente include cura del prossimo
Un altro punto saliente della lettera pastorale riguarda il contrasto alla “cultura dello scarto”, nel senso materiale del termine: “Ogni cosa che sia in buone condizioni e funzioni ancora – spiega il presule – dovrebbe essere usata, anche se non è più di moda”. Ma non solo: mons. Grech ribadisce che “un ambiente pulito e sano non conta nulla se non si hanno, allo stesso tempo, amore ed attenzione per gli altri”, in particolare “per i bisognosi”. “Nel mondo c’è abbondanza per tutti – scrive il vescovo – ma il problema è che quest’abbondanza non è ben distribuita”. Per questo, il presule incoraggia i giovani a fare qualche piccola rinuncia, così da mettere da parte qualcosa per chi ha bisogno d’aiuto.

La carità inizia a casa
“La carità inizia a casa – sottolinea ancora il presidente dei vescovi maltesi – Nel mondo, bisogna imparare a vivere tutti insieme, come una grande famiglia: chi ama l’ambiente, ama la vita, in particolare la vita umana, soprattutto i malati, gli anziani, i nascituri”. La lettera pastorale di mons. Grech si conclude con la “Preghiera per la nostra terra” posta in calce all’Enciclica “Laudato si’ sulla cura della casa comune” scritta da Papa Francesco. (A cura di Isabella Piro)








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