2015-08-25 16:09:00

Usa, "Labor Day". Vescovi: lavoro dignitoso per le famiglie


La nostra fede cattolica ci chiama a “costruire sistemi e strutture” sociali ed economiche capaci di creare posti di lavoro dignitosi con salari adeguati e di promuovere “la formazione e la stabilità delle famiglie”. E’ quanto scrive mons. Thomas Gerard Wenski, arcivescovo di Miami e presidente della Commissione episcopale per la giustizia nazionale e lo sviluppo umano, nel messaggio per il "Labor Day" che si celebrerà negli Stati Uniti il 7 settembre.

L’importanza centrale del lavoro per la famiglia
Il documento prende ampio spunto dall’Enciclica di Papa Francesco “Laudato sì” per sottolineare l’importanza centrale del lavoro per la famiglia quale “cellula primaria della società”. Un lavoro, che anche quando c’è, è oggi sempre più precario e mal retribuito. Nonostante qualche segnale di ripresa dell’economia, infatti, “per molte famiglie americane la situazione non è sostanzialmente migliorata”. A causa della disoccupazione o della sottoccupazione – rileva mons. Wenski – sempre meno giovani negli Stati Uniti rinviano il matrimonio, mentre milioni di bambini nel Paese vivono appena sopra la soglia di povertà. “Il lavoro è fatto per la famiglia”, eppure tante coppie devono barcamenarsi tra lavoro e famiglia per sbarcare il lunario. “Non possiamo rassegnarci – afferma l’arcivescovo di Miami – a questa ‘nuova normalità di un’economia che non garantisce un’occupazione stabile e un salario adeguato a troppi uomini e donne”.

Necessaria una profonda conversione dei cuori ad ogni livello
Dopo avere ricordato lo stretto collegamento evidenziato da Papa Francesco tra lavoro umano “al quale siamo chiamati sin dalla nostra creazione”, la salvaguardia del Creato e i problemi della società, nell'ottica dell'ecologia integrale proposta dall’Enciclica, il messaggio invita i fedeli a “una profonda conversione dei cuori ad ogni livello”. La violazione della dignità umana che “si riscontra nello sfruttamento dei lavoratori, nel traffico di donne e bambini e in un sistema migratorio incapace di garantire un lavoro decente e una vita migliore a persone e famiglie disperate” dipende, infatti, anche dalle nostre scelte di vita: dai vestiti che decidiamo di mettere, dal cibo che mangiamo e dai prodotti che compriamo.

Una società rinnovata si costruisce sulla solidarietà
“La strada per una società rinnovata – afferma in conclusione il documento – si costruisce sulla solidarietà ed è radicata nella fede. Rifiuta l’individualismo e il materialismo che ci rende indifferenti alla sofferenza e chiusi all’incontro”. (L.Z.)








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