Incoraggiare progetti di aiuto alle popolazioni colpite da siccità, mettere in atto misure di prevenzione adeguate e creare le condizioni per lo sviluppo post-siccità: queste le raccomandazioni principali del 35.mo Consiglio direttivo di Caritas Angola, conclusosi ieri a Luanda. Nel comunicato finale dei lavori, si ricorda che la questione della siccità “è al centro delle preoccupazioni di almeno tre Province del Paese” e che quindi occorre aiutare le popolazioni che si trovano ad affrontare “questa grande sfida” per la sopravvivenza.
Povertà e analfabetismo distruggono le
famiglie. Rilanciare solidarietà
Di fronte, poi, a numerosi problemi riscontrati sul
territorio, come “la povertà associata all’alcolismo che distrugge le famiglie e decima
le vite dei giovani”, “l’analfabetismo che aggrava l’indigenza e rallenta lo sviluppo”,
“la deforestazione e gli incendi che mettono a rischio il futuro delle comunità”,
l’organismo caritativo invoca un rafforzamento delle strutture di assistenza a livello
parrocchiale, così da andare incontro, in modo capillare, alle esigenze della popolazione
locale. Non solo: l’appello della Caritas è anche a “rilanciare le campagne di solidarietà,
nei tempi forti dell’Anno Liturgico, come Avvento e Quaresima, così da aiutare i più
poveri con generosità”.
Tutelare l’ambiente da deforestazione e incendi
Altro punto essenziale – sottolinea la nota – riguarda
il rafforzamento dell’assistenza alle famiglie contadine, in modo che possano legalizzare
le proprie terre di fronte alle autorità competenti; allo stesso tempo, spiega la
Caritas angolana, esse vanno aiutate nella diversificazione della produzione agricola.
Nell’ottica della promozione della salvaguardia del Creato, inoltre, la Caritas angolana
chiede la creazione di “un sistema di monitoraggio dell’abbattimento degli alberi,
così da evitare la deforestazione e la conseguente desertificazione del Paese”. Per
questo, si esorta a “sensibilizzare le popolazioni sulle conseguente nefaste degli
incendi sull’ambiente e sull’economia nazionale”.
Il “contagio positivo” delle opere di carità
L’ultima raccomandazione del Consiglio direttivo della
Caritas di Angola riguarda “l’intensificazione del flusso delle comunicazioni tra
le diocesi, affinché, con una sorta di ‘contagio positivo’, si moltiplichino i progetti
caritativi con esito positivo”. Svoltasi dal 18 al 20 agosto, la riunione della Caritas
angolana ha visto la presenza dei delegati di tutte le diocesi ed arcidiocesi del
Paese. A dare l’avvio ai lavori è stata una celebrazione eucaristica presieduta da
mons. Tirso Blanco, presidente del Consiglio direttivo. All’incontro hanno preso parte
anche rappresentanti di altri organismi caritativi operanti in Angola, come il Catholic
Relief Service e il Jesuit Refugee Service. (I.P.)
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