2015-08-17 12:20:00

Siria, guerra per il controllo dell'acqua. Audo: dramma ad Aleppo


Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato il nuovo piano di pace per la Siria. Un articolato di 16 punti che va verso la transizione politica. Tutto partirà a settembre, con la formazione di quattro gruppi di lavoro che si occuperanno di sicurezza, lotta al terrorismo, e ricostruzione. Intanto sul terreno è ancora guerra civile e contro l’Is. Tagliate le forniture di acqua in diverse città come conferma il vescovo caldeo di Aleppo e direttore della Caritas Siria, mons. Antoine Audo, al microfono di Paola Simonetti: 

R. - Ci sono gruppi armati che attaccano e soprattutto nella regione di Damasco hanno isolato le sorgenti di acqua. Sembra che l’esercito sia intervenuto per “liberare” le fonti idriche in questa zona. Il problema della violenza è uguale da tutte e due le parti e se non ci sarà una forza alternativa che proponga una soluzione politica, penso che la situazione continuerà in questo modo.

D. – Ci è giunta la notizia della grave carenza di acqua ad Aleppo, dove manca da 14 giorni. Testimoni riferiscono di una situazione davvero catastrofica. Lei ce lo conferma?

R. – Sì, soprattutto ad Aleppo la situazione è terribile. Mi hanno detto ieri che è tornata un po’ d’acqua, ma a breve ci sarà lo stesso problema: i jihadisti attaccano le sorgenti di acqua per portare la gente alla disperazione. Inoltre, rimane ovunque la condizione di insicurezza. Penso sia una strategia: non vogliono una soluzione politica. Questo è lo scopo delle forze internazionali: dividere. Un’agenda che per noi è molto, molto chiara.

 

 








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